Il nuovo rito degli Esorcismi per un
ministero trascurato - Eco di Maria nr.144
Il 26 gennaio scorso è stato presentato
solennemente alla stampa internazionale il rituale rinnovato degli esorcismi. Si
sa che il Vaticano II nella Costituzione "Sacrosanctum Concilium", aveva
stabilito l'aggiornamento dei testi liturgici. In particolare, al n. 79, aveva
insistito sull'aggiornamento dei sacramentali, di cui gli esorcismi fanno parte.
Il nuovo documento è caratterizzato da una ampia parte introduttiva, del tutto
nuova rispetto al Rituale Romano del 1614, in cui si riassumono i fondamenti
biblici degli esorcismi. Si tratta di verità chiaramente espresse nella Bibbia,
in particolare in tutto il Nuovo Testamento; erano verità mai poste in
discussione in passato, per cui non c'era bisogno di ricordarle, quando uscì il
Rituale del 1614. Ma oggi i tempi sono cambiati; il razionalismo e l'incredulità
hanno pervaso anche i ceti ecclesiastici, per cui è stato quanto mai opportuno
premettere alle preci di esorcismo una sintesi biblica, redatta ottimamente, per
ricordare i principi che stanno alla base degli esorcismi.
Quali sono questi principi, ossia queste verità chiaramente rivelate? Prima di
tutto l'esistenza degli angeli e dei demoni. Poi, in particolare il "potere
delle tenebre" per cui usando le parole del Vaticano II "tutta intera la storia
umana è pervasa da una lotta tremenda contro il potere delle tenebre, che durerà
fino all'ultimo giorno" (GS 37).
Oltre all'azione ordinaria, che è quella di tentare l'uomo al male, il demonio
può avere anche un'azione straordinaria, ossia un'azione malefica e nociva che
influisce sulle persone, le cose, i luoghi e si manifesta in modi diversi. La
Chiesa sempre ha pregato e prega perché gli umili siano liberati dalle insidie
del diavolo. Tale preghiera in certi casi prende la forma di esorcismo, che è
basato sia sull'esempio di Gesù, esorcista per eccellenza (è Lui che ha
sconfitto satana e ci ha dato il potere di sconfiggerlo).
E' basato pure sul particolare mandato che Gesù ha dato agli apostoli, e poi ai
discepoli, e infine a tutti i credenti in Lui: il potere di scacciare i demoni.
In particolare poi la Chiesa istituì nel IV secolo il sacramentale
dell'esorcistato, col quale la Chiesa domanda pubblicamente e con autorità, in
nome di Gesù Cristo, che una persona o un oggetto sia protetto contro
l'influenza del maligno o sia sottratto al suo dominio.
Ricordiamo quante volte la Madonna a Medjugorje nei suoi messaggi, ha messo in
guardia dal demonio, ha ricordato che satana è forte e che vuole distruggere i
suoi piani. La vita cristiana, la preghiera, i sacramenti, sono sempre la più
efficace difesa; ma in certi casi si rende necessario il ricorso agli esorcismi.
Ci auguriamo che il nuovo rituale sia un'occasione per mettere in guardia i
cristiani degli errori che aprono le porte all'influenza del nemico; e sia al
tempo stesso un'occasione perché le autorità ecclesiastiche provvedano a
nominare largamente i sacerdoti addetti a tale ministero quasi del tutto
trascurato da tre secoli nella Chiesa Latina, a differenza della Chiesa
Ortodossa e di alcune confessioni del protestantesimo.
Don Gabriele Amorth