COSA DICONO I RAGAZZI
INCONTRO CON JACOV KOLO
IVANKA IVANKOVIC E MARIJA
PAVLOVIC
Dr. Luigi Frigerio
D. — Domanda
I. — Ivanka
J. — Jakov
M. — Marija
T. — P.
Tomislav
D. — Vi abbiamo visto nella chiesa sorridenti, cos'è per voi la gioia
cristiana?
I. — Tutti sarebbero felici se fossero al nostro posto.
J. —
Perché non dovrei essere felice quando ho una esperienza di questo genere?
D.
— Se domani la Madonna non vi apparisse più, vi spiacerebbe? Che cosa
fareste?
J. — Sarei triste.
I. — Anch'io sarei triste, però penso che la
Madonna ci darebbe una forza per sopportare.
D. — Prima di queste apparizioni
come vivevate il Cristianesimo? E dopo cos'è cambiato nella vostra vita e nel
rapporto con gli altri?
I. — Prima andavamo in Chiesa per tradizione, per
ordine, ma adesso sentiamo un bisogno dentro, aspettiamo il momento della messa
e le preghiere.
J. — Lo stesso.
D. — Qualcuno di voi ha visto il Paradiso
o è andato in Paradiso? Che cosa vi ha colpito di più?
J. — Io sono stato nel
Paradiso.
I. — Io l'ho visto come nel film. Sono stata colpita dalla bellezza
e dalla allegria della gente che sta lì.
D. — La Madonna cosa vi diceva
quando eravate in Paradiso?
J. — Qui arrivano le persone premiate da Dio per
la loro vita.
D. — Quando è successa per Jakov questa esperienza di andare
fisicamente in Paradiso?
J. — Non riesco a ricordare precisamente la data, ma
è stato vicino alla festa di Tutti i Santi 1981.
D. — Cosa stavi facendo in quel momento?
J. — Ero
arrivato da Citluc insieme con Vicka e sono andato nella camera. E' venuta la
Madonna e ha detto: "Adesso vi porto in Paradiso". Io ero triste e ho detto:
"Porta Vicka, perché loro sono parecchi fratelli, mentre io sono figlio unico".
Allora la Madonna disse: "Non preoccuparti perché vi porterò di nuovo
qua."
D. — Ti piacerebbe ritornare in Paradiso?
J. — Si, come no!?
D. —
Invece, come è l'inferno?
I. — Io non ho visto, Jakov lo ha visto.
D. —
Perché Ivanka non ha visto?
I. — Io ho avuto paura e ho pregato la Madonna di
non vederlo.
D. — Invece Jakov che cosa ha visto?
J. — Ho visto una
grande, grande fiamma e gli uomini dentro.
D. — Che faccia avevano questi
uomini?
J. — Nera. Stanno nella fiamma e quando escono dalla fiamma diventano
neri, cambiano. Non sono proprio uomini, sono tra uomini e bestie, una
combinazione.
D. — E Maria cosa ha detto quando avete visto l'inferno?
J.
— "Qui arrivano quelli che non hanno seguito la strada di Dio".
D. — Che cosa
potete dirci riguardo al Purgatorio?
J. — Il Purgatorio non si vede; si vede
solo come se fossero ceneri. Delle persone si muovono dentro; Vicka ha detto che
si sentivano gemiti dentro.
D. — Voi andate a scuola e lavorate. Cosa ha
cambiato questo
nella vostra vita?
J. — Prima litigavo con i compagni
nella scuola, dopo non più.
D. — Adesso vi sentite perfetti oppure dovete
cambiare ancora di più.
J. e I. — Ancora da cambiare, sempre da
cambiare!
D. — Cosa volete fare diventando grandi?
I. — Io non so che cosa
Dio ci darà.
J. — Quello che il Signore ci darà. Il mio desiderio è quello di
andare in convento.
D. — Cosa pensate quando da voi viene la gente malata che
chiede la grazia, di guarire?
J. — Noi diciamo che non siamo capaci di
guarire le persone. Noi possiamo pregare... la Madonna ci penserà.
I. —
Bisogna avere la fede forte, pregare e digiunare.
D. — Avete visto qualcuna
di queste persone che è guarita dopo?
I. — Si.
D. — Per esempio?
J. —
Una ragazza che è stata paralizzata, diciasette anni, durante un pellegrinaggio
ha visto la Madonna e la Madonna l'ha presa per mano. Erano presenti il fratello
e la madre di questa ragazza. La Madonna promise di guarirla e quella ragazza
adesso si sente molto, molto bene. Non è guarita del tutto, però è capace di
camminare 5 o 7 chilometri da sola col bastone.
D. — Potete descrivere il
volto di Maria come voi lo vedete?
I. — Impossibile descrivere la bellezza,
però ha gli occhi blu, le sopraciglia non grosse, ma sottili, ha i capelli neri
e il volto colorito.
D. — E' giovane o vecchia?
I. — Diciannove, venti o
ventun anni.
D. — Non vi ha mai mostrato il Signore Gesù?
I. — Si, abbiamo
visto Gesù piccolo per questo Natale e lo abbiamo visto all'inizio, quando ci è
apparsa la prima volta. Un'altra volta ci aspettava; Maria lo teneva così
piccolo, piccolo. Poi un'altra volta abbiamo visto soltanto la testa di Gesù
come ferita e piena di sangue.
T. — Io ricordo quella occasione in cui i
veggenti erano tristi perché padre Jozo era stato portato nella galera. In
quella occasione la Madonna ha mostrato il volto di Gesù e ha detto:
"Guardatelo, Lui ha sofferto tanto per noi e anche voi dovete soffrire per la
salvezza del mondo".
D. — E' vero che ci sono dei giorni in cui la Madonna vi
compare
anche per dieci volte?
I. — Alcune volte questo è capitato
all'inizio, ma dopo no. Adesso se c'è un bisogno pressante, se La preghiamo,
Essa viene.
T. — Io ho notato diverse volte quando essi hanno pregato per gli
ammalati gravi, allora è apparsa.
D. — La Madonna ha detto di dire il
Rosario?
J. — Si.
D. — Quando pregate, voi usate il Rosario, una preghiera
personale, oppure usate le preghiere abituali dei cristiani?
I. — La Madonna
non ha suggerito nessuna preghiera speciale (recitiamo 7 Padre Nostro, Ave
Maria, Gloria al Padre, il Credo, il Rosario e le Preghiere che si pregano nella
Chiesa).
D. — All'inizio, quando avete avuto le prime apparizioni, non avete
avuto paura che si trattasse di allucinazioni oppure di una malattia della
mente? Non vi siete spaventati?
I. — I primi momenti ho avuto paura; non ho
pensato mai di aver perso la testa.
J. — Lo stesso.
D. - Com'è stata la
prima apparizione? La Madonna era vicina o
lontana?
I. - Era lontana.
Quando abbiamo raccontato ai genitori e ai
famigliari, loro sorridevano
dicendo: "Qualche pastora raccoglieva le pecore, con la luce voi non avete visto
bene".
D. — Anche noi ieri, nel tardo pomeriggio, abbiamo assistito alla
trasformazione della croce nera che sta sulla cima del monte, in una tau che
variava di colore. Cosa pensate voi dei fenomeni della luce che coinvolgono
spesso questa croce? che significato può avere questo?
I. e J. — La Madonna
ha detto che questi sono i segni che anticipano il segno grande, visibile,
promesso dalla Madonna.
D. — Questo segno sarà una cosa buona oppure creerà
dolore?
I. — Sarà un segno di gioia, un buon segno.
D. — Quando verrà
questo segno?
I. — Non possiamo dirlo finché la Madonna non lo dice.
D. —
Perché la Madonna vi chiede di tenere delle cose segrete mentre altre potete
dirle?
I. e J. — E' la sua volontà.
D. — Voi non avete mai visto il
diavolo?
I. — No.
Cambiamo casa e andiamo nella abitazione di Marija.
D.
— Marija, quando siamo entrati abbiamo visto sulla porta la immagine della
grotta di Lourdes e di Bernadette che sta pregando. Esiste una analogia fra
quello che è successo a Lourdes e quello che sta succedendo a te in questi due
anni?
M. — Non so questo; so che Bernadette e anche noi abbiamo visto la
Madonna.
D. — La Madonna non vi ha mai parlato delle sue apparizioni
precedenti a Lourdes o a Fatima?
M. — No.
D. — Perché la Madonna vi
appare?
M. — La Madonna viene qua per portare i messaggi al mondo di oggi, i
messaggi di riconciliazione, di preghiera, di digiuno e di conversione. La cosa
più importante adesso nel mondo è la conversione e la pace.
D. — Cosa ha
cambiato questo messaggio nella tua vita?
M. — Io penso tutto, dall'inizio.
Tutta la mia vita è cambiata in relazione, verso Dio e verso la Madonna.
D. —
Ieri ho parlato con il Vescovo di Mostar e mi ha detto che tu sei la testimone
più attendibile; se tutti i veggenti fossero come te,
Lui crederebbe con più
facilità a quello che vi sta capitando. Secondo te qual è la spiegazione?
M.
— Io penso di non essere migliore degli altri. Forse non siamo tutti uguali (Può
darsi che il Vescovo abbia una sua esperienza). E' una impressione, perché Vicka
è più aperta, parla di più. Io sono sempre stata più tranquilla.
D. — Perché
la Madonna vuole mandare dei messaggi agli uomini e al mondo?
M. — Per la
conversione. La Madonna disse che il mondo è andato su una strada di perdizione
e allora bisogna convertirsi.
D. — Non è sufficiente quello che la Chiesa
dice da duemila anni? Il Papa, i Vescovi?
M. — Io penso che sempre la Madonna
salvava sempre all'ultimo momento e anche in questo momento. E sempre richiama
alla pace con i fratelli.
D. — Se la Madonna volesse farsi ascoltare dal
mondo, non farebbe meglio a scegliere delle altre persone? Voi siete delle
persone molto semplici, molto povere, molto giovani. Voi non avete nessuna
posizione nel mondo. Perché gli uomini dovrebbero credere che la Madonna vi ha
parlato?
M. — Io non so il desiderio della Madonna e il suo progetto.
D. — E'
difficile fare domande perché tu sei disarmante. Cosa ti piacerebbe fare nella
vita? dopo questa esperienza?
M. — Io desiderei andare nel convento. Penso
che Dio voglia che io sia nel convento. Penso di potermi meglio consacrare a Dio
nel convento.
D. — Ami di più la Madonna o il Signore Gesù?
M. — ...io non
so, forse di più Gesù però è uguale. (Trovo difficoltà a fare
distinzione).
D. — Se tu potessi inviare un messaggio al Papa, cosa gli
diresti adesso?
M. — Prima di tutto voglio salutarLo e poi vorrei dire che
continui a lavorare sempre più per la conversione dei giovani, i quali si
perdono con la generazione di oggi sulla strada della perdizione.
D. — Perché
i giovani oggi vanno sulla strada della perdizione?
M. — Molti giovani
provengono dalle famiglie distrutte, non hanno l'appoggio dei genitori, allora
si perdono coi problemi di droga, di alcool etc. Non c'è pace, non c'è amore,
non c'è accordo. Su questa base i giovani si costruiscono, senza un appoggio nei
genitori.
D. — Cosa bisogna fare per ricostruire le famiglie? Esiste un
messaggio in proposito?
M. — I messaggi detti dalla Madonna valgono per
tutto.
D. — E qual'è il messaggio principale secondo te?
M. — Io penso
che è più importante la pace.
D. — E l'altro messaggio principale? quello che
viene subito dopo?
M. — La conversione.
D. — La Madonna ha detto qualche
cosa che riguarda il Papa?
M. — A me no.
D. — Esiste qualche messaggio
che riguarda la chiesa locale?
M. — Si, però ci sono dentro i segreti. Io
non posso adesso dire.
D. — Perché tanti segreti?
M. — Io non lo so.
D. — Sono dieci? Per tutti, dieci?
M. — Io ho otto segreti, Vicka otto,
Jakov e Ivanka nove. All'inizio la Madonna disse che avrebbe rivelato a tutti
dieci segreti.
T. — Può essere una cosa un po' complicata, dato che tutti non
ricevono gli stessi segreti. Mirjana ha tutti i dieci segreti per gli altri, per
l'umanità, e per questa zona. Ivan ha parecchi segreti che si riferiscono alla
sua vita e al suo futuro. Marija non ha nessun segreto sulla sua persona e sul
suo futuro.
D. — Come sarà questo segno grande, questo ultimo segno?
M. —
Ha detto la Madonna che il segno sarà visibile e verrà per gli infedeli; per i
fedeli non c'è bisogno del segno. Io sono l'unica dei veggenti che non conosce
la data della sua venuta. Il segno sarà palpabile, concreto. Il segno visibile
sarà per la conversione del mondo. Il segno visibile sarà qua, sul luogo
dell'apparizione.
D. — Tu lo vedrai questo segno visibile?
M. — Non lo
so.
D. — Il segno visibile sarà ovunque e si vedrà ovunque?
M. — No, solo
qui, sulla montagna.
D. — Cosa succederà dopo questo segno?
M. — La
Madonna ha detto che dopo questo segno si mostrerà ancora qualche volta.
D. —
Cosa succederà del mondo?
M. — Si convertirà.
D. — La Madonna ha detto
quando il Satana sarà schiacciato?
M. — A me no.
D. — Tu hai visto
Satana?
M. — Si, nell'inferno.
D. — Cosa fa?
M. — Alza il fuoco.
D.
— Che faccia ha?
M. — Ha una faccia nera. A noi quando si è presentato, si è
mostrato come una ragazza. L'abbiamo visto per un attimo, forse un minuto, come
lo spezzone di un film. Era nera, con i capelli lunghi, l'aspetto trasandato,
sembrava che sfuggisse una pietra che voleva raggiungerla; lei scappava.
D. —
Satana fa paura oppure attira a sé?
M. — Sicuramente fa paura.
D. — Perché
fa paura?
M. — Non so perché fa paura.
T. — Mirjana ha detto:
"Io ho
visto il Satana travestito nella veste della Madonna. Mentre aspettavo la
Madonna è venuto il Satana. Aveva un manto e tutto resto come la Madonna, però
dentro c'èra la faccia del Satana. Quando il Satana è venuto io mi sentivo come
ammazzata. Egli distrugge e diceva: "Sai, ti ha raggirato; devi venire con me,
ti farò felice nell'amore, nella scuola e nel lavoro. Quella ti fa soffrire".
Allora io ripetevo: "No, no, no, non voglio, non voglio, non voglio". Sono quasi
svenuta. Allora è arrivata la Madonna che disse: "Scusami, ma questa è la realtà
che tu devi sapere". Appena è arrivata la Madonna mi sono sentita come se fossi
resuscitata, con una forza."
D. — Ha una faccia umana Satana?
M. — Si,
però spaventosa.
D. — Che colore ha la sua faccia?
M. — Piuttosto nera,
che bianca.
D. — Com'è la gloria dei santi in Paradiso?
M. — Difficile da
esprimere, secondo la nostra sensazione; sono felicissimi, non abbiamo visto
persone infelici, allargano le mani in segno di ringraziamento a Dio e
gloria.
D. — Come sono vestiti i Santi in Paradiso?
M. — Avevano un bianco
vestito, però non è questo fisico, è piuttosto un vestito spirituale. Tutti
uguale.
D. — Si distinguono gli uomini delle donne?
M. — Ivanka ha visto i
bambini come angeli e ha riconosciuto sua madre nel Paradiso.
D. — E ha
potuto parlarle?
M. — Nessuno di noi ha visto niente perché Ivanka è rimasta
ancora dopo la visione, ha avuto ancora la visione (però non ci diceva
niente).
T. — Io credo che non abbia potuto parlare perché tutti i veggenti
dicono: "Quando la Madonna ci mostra il Paradiso o quando ci mostra un sacerdote
o una persona, noi vediamo come in TV". Allora è impossibile scambiare le
parole. Quando viene la Madonna è come se fosse una persona fisica.
D. —
Quando la Madonna ha raccontato la sua vita come appariva?
M. — La Madonna ha
raccontato la sua vita non per intero, ma le cose essenziali a ciascuno
personalmente e dopo mostrava delle immagini della sua vita secondo le sue
fasi.
D. — Prima della morte di Gesù la vita di Maria è stata dolorosa oppure
felice?
M. — Non possiamo parlarne, perché è ancora segreto.
D. — Potrete
un giorno raccontare la vita di Maria?
M. — Si, certo!
D. — Hai scritto
tutto quanto ti ha detto?
M. — Non posso raccontarle, lo racconterò.
T. —
(in tono scherzoso) dacci quel quaderno che hai scritto!
D. — Dove le tiene?
In questa stanza o da qualche altra parte?
T. — Suo fratello proprio ora mi
ha detto: "Oggi lo nasconde in un tovagliolo, domani in un altro".
Salutiamo
Maria, le chiediamo di pregare per una persona gravemente ammalata e la
ringraziamo.
IVANKA E VICKA NELLA CASA DI BIJAKOVICI
27 Maggio
1984
Dr. Mario Botta - Dr. Piero Tettamanti
D — Domanda
P —
Papà di Ivanka
I — Ivanka
V - Vicka
P. — Sono già dieci anni che non abitiamo più qua (a Medugorje) ma a
Mostar, qui veniamo d'estate durante tutto il periodo di chiusura delle
scuole.
D. — Ora lei è molto contento di ricevere la gente, ma i primi giorni
come ha accettato questo fatto straordinario?
P. — I primi giorni (in cui si
verificarono le apparizioni) io non ero qua perché lavoravo in Germania e quando
seppi della cosa, avevo una grande paura che fosse mia figlia Jvanka sola ad
aver visto la Madonna perché temevo che l'avrebbe aggredita tutto il popolo che
accorreva qui in massa, che cioè ella non avrebbe retto una cosa del genere,
mentre poi, saputo che erano più ragazzi, allora mi consolai perché il peso
dell'avvenimento era un po' come distribuito su tutti.
D. — Quando lei credette all'apparizione?
P. — Subito. Io comunque
avevo timore e pensavo che la visione dovesse avvenire per due o tre giorni, io
avrei preferito che fosse così breve.
D. — Tutti noi voremmo recitare con voi
10 Ave Maria. (Si prega: loro in croato e noi seguiamo sotto voce in italiano.
Si recitano 7 Pater, Ave, Gloria. Come voci "fuori campo" si odono gli animali
del pollaio).
D. — Facciamo bene noi ad essere qui e poi quando rientreremo
in Italia divulgare questi messaggi? Voi cosa ci consigliate di fare?
I. —
Sì, fate bene a divulgare la voce del Signore.
D. — Hai qualche consiglio da
darci?
I. — La Madonna ha detto che il meno che si può fare è di recitare
sette Padre Nostro, sette Ave Maria, al venerdì digiunare a pane e acqua e poi
divulgare quello che avete visto voi, cioè ecco adesso quando andate a casa dite
alla gente di pregare, di pregare, di pregare, cioè in sostanza il messaggio che
ha dato Lei.
D. — Sì, è un messaggio molto difficile, perché la gente
difficilmente crede, è per questo che noi cerchiamo di avere una documentazione
per poter dire "questo è quello che abbiamo visto noi, quello che vi possiamo
dire".
I. — Un vero cristiano che ci crede, il tempo per pregare lo deve
trovare per forza. Lei (la Vergine) ha detto: "per quattro ore".
D. — Come e
possibile per noi che abbiamo una vita intensa?
I. — Per la preghiera c'è
sempre il tempo, al mattino, a mezzogiorno e alla sera.
D. — Il concetto lo abbiamo capito, ieri lo ha detto anche Padre Tomislav:
per le altre cose troviamo sempre il tempo, per cose anche meno importanti
troviamo sempre il tempo. Il messaggio è stato quello di abbandonare altre cose,
la televisione ecc. e le quattro ore si troverebbero, su questo siamo d'accordo.
Voi cosa fate?
I. — Noi andiamo in campagna (a lavorare).
D. — Ecco forse
chi va in campagna è più agevolato perché mentre lavora può pregare, alcuni di
noi mentre lavorano non possono pregare perché lavorano con la testa.
I. — Se
un uomo vuole pregare il tempo lo trova.
D. — Noi vorremmo chiedere a te
Ivanka, che sei stata la prima a vedere la Madonna, che rendessi noi partecipi
di questa tua commozione quando ti sei resa conto che stavi veramente vedendo la
Madonna?
I. — Ho cambiato completamente dentro, ho sentito un cambiamento
enorme, sono cambiata ecco.
D. — Vorremmo che tu trasferissi a noi...
I. —
Non ci sono parole per dire una cosa del genere. Uno le può solo vivere.
D. —
Vorrei chiedere a voi due se conoscete bene o in parte il messaggio che la
Madonna ha dato agli uomini a Lourdes e a Fatima,
se desiderate un giorno
poter incontrare Lucia di Fatima; o andare sia a Lourdes sia a Fatima, non siete
mai andate?
I. — Adesso noi in questo momento non chiediamo niente perché non
siamo nella possibilità di chiedere niente alla Madonna. Eventualmente gli altri
tre ragazzi (Marija, Jakov e Ivan) potrebbero fare domande alla Madonna sui
messaggi di Lourdes e di Fatima, ma loro non sono qui ora. Noi (Vicka e Ivanka)
in questo momento non parliamo, solo ascoltiamo.
V. — A me la Madonna sta
raccontando tutta la sua vita, e a Ivanka parla del paese di Bosnia Erzegovina,
di quello che succederà.
D. — Tu sei in grado di dirmi quello che ti racconta
la Madonna della Sua vita?
V. — No, perché viene documentato tutto quanto.
Una volta che sarà finita tutta la documentazione, verrà reso pubblico a tutto
il mondo, tutto quello che Lei mi ha detto.
D. — I tempi di tutti questi
discorsi sono talmente maturi che noi non abbiamo che poco tempo per poter
trasmettere questo messaggio; abbiamo un po' di tempo o non ne abbiamo proprio
niente?
V. — Sì ancora tanto tempo per pregare.
D. — Ci puoi dire qualcosa
del paradiso?
V. — Ci sono dei prati immensi come fosse la terra però non ci
sono le case, è tutto così bello, si è senza parole perché è meraviglioso: i
prati immensi, grandi.
D. — E oltre i prati cosa vedi?
V. — Niente, vuoto,
niente case.
I. — E' un'altra condizione di vita.
D. — E persone,
niente?
V. — Sì, sono tutti vestiti di un grigio vestito lungo.
I. — Ho
visto mia mamma che è morta tre anni fa d'infarto; era infatti ammalata al
cuore. La Madonna me l'ha fatta vedere tre volte.
D. — Hai parlato con tua
mamma?
I. — No l'ho solo vista, e mi è bastato, ero molto contenta perché mia
mamma era insieme con la Madonna.
D. — La Madonna ti ha insegnato a pregare.
Che suggerimento ci puoi dare? Noi abbiamo la corona qui e recitiamo il Rosario,
c'è qualcosa oltre la recita del "Veni Creator Spiritus", del "Credo" e dei
sette Pater, Ave e Gloria, ogni giorno?
I. — Pregate molto lo Spirito Santo
soprattutto.
D. — Se noi fossimo, proprio per ragioni di lavoro
impossibilitati a... cioè fossimo di fronte all'alternativa se dire il Rosario o
andare a Messa tutti i giorni.
I. — La Madonna dice che va benissimo, se una
persona non ha la possibilità di andare in chiesa, se può andare, se trova tempo
è meglio, però se la preghiera viene detta anche in casa va benissimo.
D. —
Voi considerate le opere di misericordia sia corporali che spirituali come
momento di preghiera o queste possono solo essere una integrazione? Cioè, ad
esempio: aiutare i malati, consigliare i dubbiosi, visitare i carcerati, voi
considerate queste opere come un completamento della preghiera oppure la Madonna
intende queste opere come vera preghiera?
I. — La Madonna è contenta anche di
queste opere se noi le facciamo; è molto contenta, ma Lei non le pretende.
D.
— E' preghiera, è tempo di preghiera l'opera di misericordia?
I. — Sì fa
parte anche della preghiera.
D. — Sentite, io ho sempre creduto, però penso
che spiritualmente io sia nato oggi o comunque ieri quando siamo arrivati qui;
io vorrei sapere per sentire quello che sto sentendo attualmente, oltre alla
preghiera cosa debbo fare?
I. — Va benissimo, se lei è diventato ieri il vero
credente, come lei ha detto, va benissimo che lei vada avanti così per tutta la
vita, fino alla fine della sua vita, cioè credere quello che crede oggi qua,
quello che sente deve andare avanti a sentire.
D. — Benissimo ringrazio. Noi
vorremmo sapere ancora se la Madonna ha rivelato a voi il vostro futuro.
V. —
Non ci ha detto niente del nostro futuro, cioè del nostro futuro personalmente
dobbiamo decidere noi e basta.
D. — Quindi la Madonna lascia ampia libertà!
Noi che cosa possiamo fare per voi? per voi tutti veggenti?
V. — Noi non
abbiamo bisogno di niente dal lato materiale; dal lato spirituale vi chiediamo
di pregare per noi e noi pregheremo per voi.
Grazie!
INCONTRO CON VICKA E IVAN
Dr. Mario Botta - Dr. Piero Tettamanzi
Sono le 15,30 di venerdì 9 dicembre 1983, siamo in casa di Vicka. Ci ha portati P. Tomislav.
D. — Domanda
V. - Vicka
I. — Ivan
T. — Padre Tomislav
D. — Perché andate in chiesa tutte le sere? Andate spinti da qualcuno o
per un vostro desiderio?
V. — Noi andiamo perché siamo spinti da un desiderio
interiore.
D. — Vi è mai capitato di essere impediti ad andare per
malattia?
V. — Io sono stata diverse volte impedita a ragione della malattia
di andare in chiesa e la Madonna appariva anche qui in casa dov'ero; però non è
uguale, nella Chiesa si vive di più.
D. — Qualche volta avresti preferito non
andare?
V. — Nessun programma e nessuna ragione mi tratteneva a casa. Volevo
andare soltanto in chiesa.
D. — Che cosa dicono i tuoi compagni di scuola o
di lavoro con i quali vivi tutti i giorni?
V. — Mi trovo in un ambiente
favorevole a tutto questo e mi sento bene.
I. — Io ho anche una esperienza un
po' brutta: quando sono andato in seminario mi deridevano e quando ho raccontato
alcuni episodi, anche i professori ridevano e mi sono sentito così
colpito.
D. — Ti senti stimolato ad essere più fedele nella religione dopo
che ti capitano questi episodi (apparizioni)?
I. — Sì.
D. — Ti sei mai
spaventato? Non sei impressionato dal fatto che questi messaggi vengono diffusi
nel mondo?
V. — All'inizio tutti avevamo paura perché siamo stati nello
stesso tempo presi da meraviglia per queste cose eccezionali, e il primo giorno
siamo fuggiti, ma dopo la paura è sparita. Riguardo al mondo, diciamo che se
tutti conoscessero questi fatti, sarebbe un bene.
D. — Ti spaventa il fatto,
di essere chiamata in futuro a parlare con persone molto importanti? potrebbero
essere medici, o religiosi, per esempio il Papa.
V. — Noi siamo lieti di
poter rispondere a tutti; non ci fa nessuna differenza se dobbiamo parlare a una
persona comune o agli esperti; forse ci troveremmo meglio davanti al Papa.
D.
— Fate fatica a lavorare e a studiare tutti i giorni? Non vi distrae il pensiero
di tutte le persone che vengono e di tutte le possibili implicanze future?
V.
— Io non vado a scuola, devo lavorare; mi piace quando vengono le persone da
fuori, perché posso trasmettere loro i messaggi. E' una cosa naturale che debba
lavorare, e non ho nessuna paura del futuro.
I. — Neanche io, perché io conosco il mio futuro, la Madonna me lo ha
rivelato.
D. — A proposito dei messaggi, ci raccontava lei (P. Tomislav) che
questi ragazzi sono depositari di segreti: segreti di avvenimenti anche non
piacevoli per l'umanità. Si parla di punizioni. Il fatto di sapere che
accadranno queste cose, non vi angoscia?
V. — Io sono in possesso di 8
segreti: alcuni di essi possono però venire allontanati, se il mondo si
converte, se la gente prega e digiuna (però questi veggenti non conoscono le
date, che invece conosce Mirjana. Ndr).
D. — Quando finisce la visione, che
cosa ricordate di prima? ricordate il momento quando siete entrati nella
cappella? vi sentite storditi come quando ci si sveglia da un sonno difficile?
oppure vi sentite normalissimi?
T. — Quando vengono, subito i loro pensieri
sono rivolti all'apparizione. Allora si sentono levitare, proprio levitare. Ivan
dice di sentirsi fuori dallo spazio. Poi si sentono leggerissimi.
D. —
Parlate fra di voi di quello che vedete?
V. — Noi diciamo alla gente e tra di
noi parliamo di quello che ci è permesso, ma dei segreti e delle cose per le
quali la Madonna disse di non parlare, noi non parliamo neanche tra di noi.
Nessuno di noi ha voglia di domandare agli altri "che cosa hai ricevuto?".
D.
— Come vedete la Madonna? in che forma? sempre uguale tutti i giorni? con quale
vestito? di che grandezza? con che espressione sul volto? È La vedete tutti allo
stesso tempo?
V. — Vediamo la Madonna ogni giorno uguale; però ieri (8
dicembre) era diversa perché era la sua festa. La Madonna era luminosissima e di
un colore più splendente del solito.
D. — Quando hai una visione vorresti non
tornare più nella vita comune di tutti i giorni?
V. — E' difficile dirlo: io
mi sento felice per quello che vedo, però mi sento attirata anche da questo
mondo.
T. — Vorrei aggiungere una spiegazione relativa al momento in cui
Jakov e Vicka sono stati portati dalla Madonna nel Paradiso. Quando col corpo
sono usciti da quella esperienza, Jakov stava piangendo e correndo verso la
mamma. Essi dicono che è bellissimo, però, tornati nel corpo, hanno bisogno del
corpo.
D. — Tu come pensi di orientare il tuo futuro, la tua vita
domani,
quando le apparizioni saranno terminate, se lo saranno?
I. —
Conosciamo un segreto riguardante il nostro futuro, ma non lo possiamo
dire.
D. — A proposito dei segreti relativi al vostro futuro, cioè al fatto
che sappiate già quale è il vostro futuro, non è limitante per la vostra
libertà?
V. e I. — Noi siamo liberi, la Madonna non ci ha imposto niente.
D. — Siete obbedienti ai vostri genitori? I genitori non vi hanno mai fatto
difficoltà, non hanno mai pensato che foste in crisi?
I. — All'inizio i miei
genitori pensavano tantissime spiegazioni, di droga, di ufo etc. Una volta essi
mi hanno impedito di salire lassù (sulla collina delle Apparizioni), però è
successo che ho visto la Madonna lo stesso, in quello stesso momento.
D. —
Siete sicuri di ricordare tutto quello che vi è stato dettò dalla Madonna?
V.
e I. — L'essenziale sì!
INCONTRI CON LE PICCOLE JELENA E MARIJANA
In diverse occasioni abbiamo potuto parlare con Jelena e Marijana, le
due bambine che possiedono il dono della "locuzione interiore".
Nelle
interviste qui riportate, il lettore attento potrà discernere tra le risposte
che queste bambine danno da se stesse e quelle che invece riferiscono a nome
della Madonna.
Vi proponiamo i testi nella loro semplicità di linguaggio
parlato, come noi li abbiamo registrati.
INTERVISTA A JELENA VASILIJ
Lunedì 3 Ottobre 1983
Dr. M. Amigoni - Dr. P. Greppi
D. — Domanda
R. — Risposta di Jelena
D. — Quanti anni hai? So che vai a scuola e che frequenti la quinta
elementare. Prima che iniziassero le apparizioni come era la tua vita? Andavi in
chiesa e frequentavi il catechismo?
R. — Mi chiamo Elena Vasilij, ho 11 anni.
Prima non avevo tanta voglia di pregare, neanche di andare in chiesa; sì andavo
la domenica però aspettavo quando finiva la Messa per andare a casa a guardare
la televisione. Spesso c'erano dei litigi tra noi compagni e c'era sempre una
certa invidia se uno prendeva voti migliori degli altri.
Prima Gesù Cristo e
la Madonna non erano al centro della mia vita; non mi sono mai occupata tanto di
loro; adesso è cambiato tutto ed in modo particolare nella preghiera.
D. — Quando la Madonna si è presentata a Biakovici e fino al momento in
cui tu hai sentito la voce, tu come hai vissuto tutto questo?
R. Quando ho
sentito quanto succedeva ai ragazzi, a me è capitato di crederci senza pensare
molto; io ho semplicemente detto a me stessa che io ci credevo. Io non capivo
niente di quello che succedeva quando sono andata fin là (sul monte). Uno zio mi
ha detto: "non devi andare là". Prima era del partito, adesso non lo è più.
Invece mia sorella mi ha raccomandato di non credere a nessuno, perché dopo, col
tempo, tutto verrà chiarito.
E così alla sera sono andata a Messa sempre più
spesso e poi quasi tutte le sere. Poi mi hanno fermata i genitori: "devi
rimanere a casa; neanche noi andiamo tutte le sere". Ed allora qualche volta non
ci sono andata. Ero però attratta da questo richiamo a pregare. In una preghiera
io dissi: "O Signore come sarei felice e grata se potessi credere solo a Te".
Così pregai che il Signore mi si presentasse in un modo per cui lo riconoscessi
meglio e dopo lunghe preghiere (pregavo e digiunavo) dopo 1-2 anni è
venuto.
D. — E adesso che cosa è cambiato nella tua vita, nei rapporti con i
compagni di scuola e con i genitori?
R. — Quando mi si è presentata la
Madonna, tutti sono venuti con me e tutti volevano pregare con me e mi
interrogavano. Le prime volte non sapevamo come comportarci, poi diventavamo
sempre più bravi.
Quando noi pregavamo venivano tutti (gli amici). Quando non
sapevano qualche cosa mi chiedevano, così ci siamo conosciuti meglio e siamo
diventati amici. Soprattutto ci siamo uniti dopo che la Madonna mi si è
presentata e loro mi ponevano delle domande da farLe. Alla fine la Madonna mi ha
detto che quelle domande non erano importanti, ma noi ci siamo uniti anche per
questo. Ma soprattutto ci siamo uniti quando la Madonna ci ha insegnato a
pregare.
D. — Come la Madonna vi ha insegnato a pregare?
R. — Una volta
pregavamo il rosario e la Madonna disse diverse volte di ripetere il mistero.
Diceva: "Questa non è preghiera". Allora noi bambini abbiamo pensato che non
dicevamo bene tutte le parole. No. Finalmente io ho capito che la Madonna voleva
che ci fosse qualche cosa di nostro; allora abbiamo letto un brano della Bibbia,
abbiamo meditato e pregato ed alla fine la Madonna ha detto che andava
bene.
Tutti mi dicevano di chiedere alla Madonna come dovevamo comportarci
con gli insegnanti che non credono. "Voi ci riuscirete dopo la preghiera". Ci
raccomandava di essere in pace con tutti, che ci scuotessimo da tutti i peccati
e che pregassimo bene e ringraziassimo il Signore.
Io allora ho incominciato
subito ad ascoltare di più i genitori, a lavorare di più. Tutti rimanevano
colpiti da come io facevo queste cose. Allora io spiegavo di come Cristo
soffriva per noi.
D. — Raccontaci la tua giornata. Quando preghi? La
preghiera è sempre una esperienza piena di gusto per te?
R. — Sveglia verso
le sei; tutti i familiari si preparano e cominciano la preghiera, di solito 1/2
ora. A scuola durante l'intervallo facciamo una preghiera assieme, ma in
silenzio perché c'è un mussulmano che se ci vede pregare pensa che lo prendiamo
in giro. Dopo la scuola, tornando a casa in gruppo, parliamo di che cosa
dobbiamo preparare per i compiti e di chi andrà nel pomeriggio in chiesa. Quando
torno a casa mi riposo un po' e poi mangio. Dopo il pranzo vado ad aiutare i
familiari e a preparare i compiti.
Verso le 4 ci riuniamo a casa mia con la
gente che viene a pregare. Preghiamo fino alle 5 e dopo ci avviamo verso la
chiesa dove preghiamo e partecipiamo alla messa. Dopo la visione ritorniamo a
casa.
Anche le persone che rimangono a casa rimangono in preghiera.
Poi
tutti vanno a letto, ma io e il papà ci mettiamo in preghiera fino al
sonno.
D. — Ma non giochi mai?
R. — Sì, dopo il pranzo vado a saltare un
po'.
D. — Ma in genere hai più voglia di giocare con i tuoi amici o
di
pregare?
R. — Quando la Madonna ha iniziato ad apparire, spesso volevo
di più giocare; adesso preferisco pregare perché nel gioco alle volte avvengono
anche dei litigi, mentre la preghiera finisce sempre nella pace e nella
serenità.
Quasi tutti all'inizio sono contrari alla preghiera, ma poi
finiscono soddisfatti dicendo: "se non venissi qua non avrei questa pace e
serenità".
D. — Le prime volte che hai sentito la Voce, hai
riconosciuto
immediatamente che cos'era?
R. — No.
D. — Come l'hai
riconosciuta?
R. — All'inizio non l'ho riconosciuta, dopo la gente ha
cominciato a fare delle domande, mi ha detto di chiedere di chi era quella voce;
ho ricevuto la risposta: "Da Dio". Allora ho domandato: "chi sei tu che mi
dici?" La risposta è stata: "Questo non è importante per te; per te è importante
che la voce sia da Dio e di seguire questa voce."
D. — Come preghi?
R. —
(si riferisce all'ora pomeridiana). All'inizio ci mettiamo in pace, in
raccoglimento e diciamo un Credo. Poi leggiamo un brano della Scrittura e da
quel brano vediamo per chi e per cosa pregare nel rosario (ad esempio per il
Sommo Pontefice) e dal testo sentiamo che cosa ha bisogno il Sommo Pontefice o
la Parrocchia. Alla fine ci sono dei canti e delle preghiere spontanee, poi
leggiamo di nuovo un altro brano del Vangelo o della Scrittura che rappresenta
il momento della riflessione per un altro giorno e per chi o per cosa pregare il
giorno successivo.
D. — Cosa vorresti fare da grande?
R. — Adesso mi
piacerebbe andare in convento. Per adesso prego Gesù per non essere trascinata
da altre parti.
D. — Descrivici le tue visioni.
R. — Io vedo la Madonna nel cuore, la
vedo tutta in bianco. Io la vedo senza rivolgermi con lo sguardo a Lei. Per
esempio io la vedo chinando il capo e chiudendo gli occhi. La sento nel cuore la
sua voce, a volte sento la sua voce chiara, voce proprio. A volte io posso
riconoscere col mio pensiero quello che Lei dice. Ad esempio quando io chiedo
qualcosa a Lei, io non devo comporre, non devo dire tutta la frase per intero, e
Lei non c'è bisogno che mi parli per intero, perché come mi guarda col mio
sguardo io posso già cogliere la risposta. Raccolgo questa voce interna con la
preghiera. Alcune volte Lei parla con me e sento la voce, soprattutto quando
deve spiegarmi una sola domanda; quando invece le domande sono molte o
complesse, le lunghe risposte le sento non come parole, ma già nel cuore,
facilmente spiegate nel cuore. Comprendo dentro ai miei pensieri quello che la
Madonna vuole, quello che desidera.
D. — Come possiamo noi che siamo venuti
qui testimoniare e raccontare agli altri, ai nostri amici che sono rimasti a
casa quello che abbiamo visto? Qual'è la cosa più importante che dobbiamo
raccontare?
R. — La Madonna dice: "Voi dovete offrire tutti i vostri lavori,
tutti i progetti nella preghiera, ogni giorno offrire tutto quanto a Gesù Cristo
e, attraverso la preghiera, donarvi a Cristo e ringraziare di tutto. Accettate
la vita come dice Gesù Cristo con la leggerezza (1), allora la gente capirà
quello che voi vivrete e potrete dare la testimonianza."
(1) Cioè con
abbandono in Dio (cfr. Matteo 11,28-30).
DIALOGO IN CASA DI JELENA 9 Dicembre 1983
Dr. Mario Botta
D. — Domanda
J. — Jelena
J. — All'inizio quando ho ricevuto questo dono ("locutio interna") la
Madonna disse: "Prendete sul serio i messaggi della preghiera, della penitenza e
della conversione".
D. — Maria è Madre di Dio, però è una donna che dovremmo
sentire più vicina perché, come Lei, siamo creature. Perché spesso non
avvertiamo questa vicinanza?
J. — La Madonna dice: "Quando fate il peccato,
voi siete come svenuti; avete perso la coscienza e nello stesso tempo voi
ricevete una paura davanti a me; quando volete avvicinarvi a me voi portate
nell'inconscio quella paura, quello svenimento, praticamente come una mancanza
di conoscenza; c'è una reazione di paura che vi allontana da me e voi mi
considerate come una persona severa, oppure una persona lontanissima da voi.
L'unica possibilità che avete per purificare il cuore è la preghiera; preghiera
fino ad arrivare al momento in cui siete totalmente presenti davanti a
Dio".
D. — Io sono un po' emozionato e mi sento anche molto indegno di
questo, comunque, confidando nella misericordia del Signore, gradirei sapere
quanto tempo devo dedicare alla preghiera nella mia vita di marito, di padre, di
medico, di chirurgo e di studioso: cioè, in altri termini, se devo sottrarre
tempo ai miei doveri di padre di famiglia, di chirurgo, di persona che studia,
per darlo alla preghiera?
J. — La Madonna dice questo: "Prega alla mattina
quando ti alzi. Poi durante la giornata tu non devi rompere il tuo lavoro,
perché anche lavorando tu puoi pregare: senza dire 'Padre Nostro', 'Ave Maria',
tu puoi dare, offrire, lodare Dio, ringraziare Dio lavorando. Poi quando ritorni
a casa di sera, prega."
D. — Noi siamo tutti peccatori e come peccatori
abbiamo bisogno di aumentare la nostra Fede. Sentiamo il dispiacere che molti
valori umani e cristiani non siano capiti dalla gente: per esempio che un essere
concepito non sia considerato come uomo e si creda possibile poterlo eliminare.
Cosa possiamo fare?
J. — La Madonna dice: "E' bene pregare, però bisogna
pregare prima di tutto che lo Spirito Santo discenda sugli uomini; quando lo
Spirito Santo discende sugli uomini, allora tutto si chiarisce. In questo
momento Io chiedo a tutti voi soltanto di portare il messaggio della
pace."
D. — Noi siamo venuti qui a Medugorje: è una fortuna; non sappiamo se
mai potremo tornare qui; chiediamo la forza per ricordare tutto questo nel
futuro!
J. — La Madonna ha detto soltanto questo: "Io vi do la forza di
ricordare tutto questo. Però ho bisogno delle vostre preghiere".
COLLOQUIO CON LA VERGINE TRAMITE JELENA
6 Aprile 1984
Dr. Luigi Frigerio
Abbiamo avuto occasione di parlare con la piccola Jelena Vasilij, la
bambina che ha il dono della "locuzione interna".
Ella ci ha dato delle
risposte che una bambina di dodici anni non può dare, non può assolutamente
dare, anche perché le domande si riferivano a un contesto e a problemi che ella
non poteva conoscere.
Dopo ogni nostra domanda, Jelena osservava un periodo
di silenzio e di ascolto interiore che durava (io l'ho cronometrato) dai 35
secondi a 1 minuto e 15 secondi, e che era proporzionale alla durata delle
risposte.
Durante questo tempo Jelena "ascolta" la Madonna che "gli parla nel
cuore ", e poi riferisce a noi.
In questo modo noi abbiamo potuto fare —per
così dire — una intervista alla Madonna, che abbiamo registrato. Eccola:
D — Domanda
T — Padre Tomislav
J — Jelena
T. — Jelena può mettersi in contatto con la Madonna così che si può fare
una vera intervista alla Madonna tramite Jelena. Io ho fatto diversi discorsi e
sto preparando una cosa da pubblicare. Da queste interviste si può vedere se
veramente il contenuto corrisponde alla realtà della veggente, oppure è da una
altra fonte.
D. — Ecco noi partiamo dalle cose semplici. Quanti anni hai e quale scuola tu
frequenti?
J. — Dodici, sesta classe.
T. — Ecco da noi la scuola
elementare dura dieci anni, è la sesta classe.
D. — La prima volta che lei ha
avuto questo fenomeno cosa ha provato e come ha reagito a questa esperienza di
poter parlare e vedere in un modo diverso.?
T. — Per spiegare: al primo
incontro c'era soltanto la voce, dopo due settimane è apparsa la Madonna. Così è
andato: il 15 dicembre 82 ha sentito la voce della Madonna; una settimana dopo
cominciò a vedere l'angelo e a sentire fino al 15 dicembre 1983. Poi si è
ripetuto il ritmo, una settimana sentire la voce, l'altra settimana vedere
l'angelo e sentire la voce e l'altro tempo è tutto sentire e vedere.
J. — Nel
primo momento pensavo che fosse qualcosa di strano. Poi i miei compagni mi
dicevano: questo non è da Dio ed allora io ho sofferto fino al momento quando ho
sentito una cosa particolare e allora ho sentito un bisogno di saltare di
gioia.
D. — Adesso vorremmo, se possibile, rivolgere delle domande dirette
(alla Madonna).
J. — Va bene.
T. — Io soltanto raccomando di essere nelle
domande brevi e precisi, cosicché io possa seguirvi.
D. — Alcuni qui sono
medici ginecologi che lavorano nella maternità e la Madonna ha benedetto
l'ospedale milanese in cui noi lavoriamo già nell'aprile del 1983. Volevo
chiedere perché la Madonna ha benedetto proprio questo ospedale e cosa dobbiamo
fare noi.
J. — La Madonna disse: "Ho benedetto quell'ospedale perché lì
vengono le persone per essere aiutate. Sia per essere guarite sia per essere
servite. Dai medici aspetto in modo particolare che offrano tutte le proprie
capacità a Gesù Cristo. E che siano non soltanto al servizio di guarigione ma
anche quelli i quali annunciano Gesù Cristo vivo".
D. — Un altro medico qui
presente ha fatto una domanda che io adesso rivolgo a nome degli altri: "Quando
la Madonna viene da noi nella Clinica di Milano?" Vuole magari lei, Prof. M.L.F.
che aveva formulato la domanda riformularla in un modo più chiaro?
Prof.
A.M.F. — "Si, noi siamo venuti a trovarla qui, ma chiediamo che anche Lei venga
da noi".
J. — "Io verrò quando mi darete il permesso. Quando aprite i vostri
cuori Io sarò tra di voi".
D. — Ci sarà una grande punizione per il peccato
dell'aborto?
J. — La Madonna disse: "Questo dipende dagli uomini".
D. —
Una domanda che mi ha chiesto di formulare a Jelena il padre R.S., responsabile
di Russia Cristiana. Egli chiedeva: "noi sappiamo che la Russia si convertirà,
ma quando?"
J. — "La Russia sarà convertita quando sarà rinnovata la vera
fede".
D. — Cosa dobbiamo fare noi medici per diagnosticare e per guarire
quelle malattie che noi oggi non siamo in grado né di diagnosticare né di
guarire?
J. — "Bisogna che vi consacriate al Cuore di Gesù ed al Cuore
Immacolato per essere guidati da loro e c'è bisogno che voi preghiate perché
siate illuminati da Dio per aiutare la gente."
D. — Un sacerdote, che è il
fondatore di un noto movimento ecclesiale ha ricevuto un invito della Conferenza
Episcopale Italiana perché non si parli di quello che qui sta avvenendo. Cosa
dobbiamo riferire a questo sacerdote in proposito? [molto probabilmente Don
Luigi Giussani, ndr]
J. — "Dio ha dato a ciascuno la volontà per decidere. Il
mio desiderio è che tutti gli uomini si convertano, ma non voglio forzare
nessuno".
D. — Io nella mia casa ho una grande Madonna nera e io devo
ringraziare per tutto quello che la Madonna ha fatto per me e chiedere se vuole
rimanere sempre nella mia casa.
J. — "Io sono in ogni famiglia, in modo
particolare in quella famiglia dove si prega. Da voi dipende, se voi mi
accettate".
D. — Ultima domanda: cosa dice la Madonna oggi ai pellegrini
dell'ospedale milanese che rimangono qui per l'ultimo giorno e domani
ritorneranno nelle loro famiglie e nell'ospedale?
J. — Desidero che portiate
la pace, la vera pace, pace divina nelle vostre famiglie".
INTERVISTE A JELENA E A MARIJANA
(12 Agosto 1984)
Dr. Luigi Frigerio
INTERVISTA A MARIJANA
D. — Domanda
M. — Marijana
Vasilij
D. — Quando sono iniziati i colloqui con la Vergine Maria?
M. — Ho
sentito la voce della Madonna per la prima volta nel giorno del mio compleanno
il 5 ottobre 1983. Le prime parole che ho sentito sono state: "Sia lodato Gesù
Cristo".
Prima di questo giorno (a cominciare dal 19 marzo 1983) potevo solo
guardare la Madonna*. (* Padre Tomislav commenta: "Il Venerdì santo Jelena ha
detto che a Marijana e ad un'altra ragazza la Madonna avrebbe dato il dono della
'locutio interna' se avessero continuato a pregare, Marijana ha continuato e
l'altra no".)
D. — Quale è la tua esperienza di vita con questo dono? Cosa è cambiato in
te?
M. — Da quando vedo la Madonna prego e vado a Messa di più, ubbidisco
meglio ai genitori. La Messa e la preghiera mi sono diventate più "soavi",
"dolci".
D. — Abbiamo sentito dire che la Madonna ti ha parlato anche della
presenza di Cristo nel mondo: cosa vuol dire la venuta di Cristo?
M. —
Direttamente la Vergine non ha parlato di questo ; ogni sera di solito dice che
dobbiamo pregare di più, partecipare più profondamente alla Messa, che la Messa
senza la comunione non è completa.
D. — La Madonna ha dato qualche altro
messaggio importante che puoi comunicarci?
M. — A me è piaciuto di più il
messaggio di ieri nel quale la Madonna ha detto: "Io ho vissuto in umiltà e
semplicità; vivete anche voi la vita spirituale in umiltà e semplicità e pregate
molto.
D. — Tu vedi o senti nel cuore la Madonna?
M. — Io La vedo e La
odo.
D. — E' una visione tridimensionale o interiore?
M. — Io vedo la
Madonna come ogni altra persona in movimento.
D. — Hai provato timore le
prime volte, quando ti è apparsa la Madonna?
M. — No.
D. — Cosa ti ha
colpito di più, da quando accade questo fatto per te e i tuoi amici?
M. — La
cosa che mi piace di più è che la vedo tutti i giorni.
D. — Sul tavolo nella
stanza delle apparizioni ci sono molte
lettere con richieste di aiuto e di
benedizione: quando la Madonna vede tutto ciò dice qualcosa in proposito?
M.
— La Vergine dice soltanto di pregare per coloro che si raccomandano e che Lei
pregherà.
D. — Quale è l'ultimo miracolo che è successo?
M. — Non lo
so.
INTERVISTA A JELENA *
D. — Domanda
J. — J elena Vasilj
D. — Cos'è per te l'amicizia cristiana?
J. — L'amicizia cristiana è
soltanto un'amicizia con Gesù Cristo, niente altro.
D. — E' possibile per gli
uomini amare e perdonare anche i nemici?
J. —Sicuro.
D. — Come pensi alla
morte? Cosa vuol dire morire?
J. — Non penso alla morte.
D. — Cosa ti
colpisce di più da quando ti appare la Madonna?
J. — La cosa che mi colpisce
di più è la presenza della Madonna nonostante tutti i nostri peccati. La Madonna
è fedele, non si annoia nonostante tutti i nostri peccati.
D. — Com'è la
figura umana della Madonna? E' alta?
J. — E' difficile descrivere una cosa
soprannaturale... E' di statura media.
D. — Cosa bisogna fare nella vita
sulla terra?
J. — La vita sulla terra ci serve per ottenere la vita eterna.
Dobbiamo metterci in pace con Gesù e con gli uomini sulla terra e realizzare il
programma di Gesù.
D. — La Madonna vi ha fatto vedere l'Inferno e il
Paradiso?
J. — A me no.
* P. Tomislav: Ora "non è più possibile porre delle domande alla Vergine tramite Jelena perché dal 3 giugno 1984 la Madonna ha detto che si rivolge a lei soltanto per portarla sulla strada della consacrazione; i messaggi per tutti sono già stati dati."
Fonte (cliccare per ingrandire):
Fonte: temponuovo.net