LE DUE CORONE DEL ROSARIO
Janko: Vicka, abbiamo parlato di alcune cose che rimangono misteriose e
che probabilmente resteranno tali anche in seguito. Ma c'è ancora un
fatto riguardo al quale vorrei spendere alcune parole.
Vicka: Va bene; possiamo farlo se è proprio importante. Ma non
dilungarti troppo.
Janko: Vorrei sapere qualcosa riguardo a quelle due misteriose corone
del rosario.
Vicka: Ma di questo abbiamo parlato varie volte! Che cosa vorresti
sapere adesso?
Janko: Raccontami brevemente quando e come si sono trovate quelle due
corone, di fabbricazione un po' insolita.
Vicka: Te l'ho già raccontato, ma ecco. Una mattina, circa due mesi
prima che iniziassero le apparizioni della Madonna, noi stavamo
preparandoci per andare a prendere della legna con la nostra piccola
motozappa, munita di rimorchio. Mentre ci preparavamo, il mio fratellino
Francesco è salito sul rimorchio.
Janko: Non è poi tanto piccolo!
Vicka: Adesso no, ma allora non aveva ancora dieci anni.
Janko: Va bene, lasciamo perdere. Che cosa è successo dopo che è salito?
Vicka: Mentre giocherellava là sopra, improvvisamente vi ha trovato
dentro quei due rosari insoliti
Janko: In che senso li trovi insoliti?
Vicka: Sono fatti in un modo come mai ne avevamo visti prima.
Janko: Pensi a quelle due corone che una volta abbiamo anche
fotografato?
Vicka: Sì, sì; proprio quelle. Le hai viste anche tu.
Janko: Che cosa c'è di insolito in esse? In questo momento io proprio
non me ne ricordo più.
Vicka: Ma come mai non te ne ricordi? In una c'è un crocifisso
abbastanza grande, su cui sono incise le 14 stazioni della Via Crucis. E
nella croce dell'altro rosario ci sono incastonate delle reliquie; così
ci hanno detto.
Janko: E che cosa ha fatto tuo fratellino quando le ha trovate?
Vicka: Cosa poteva fare! Le ha sollevate in aria, gridando: «Ecco, ecco,
la Madonna ha lasciato alla nonna e alla mamma dei rosari perché
preghino di più».
Janko: E voi?
Vicka: Noi ci siamo precipitati là, abbiamo girato e rigirato le corone
guardandole bene, ci siamo meravigliati e basta.
Janko: E poi?
Vicka: Che cosa potevamo fare? Le abbiamo lasciate in casa e siamo
partiti a prendere la legna.
Janko: A quell'epoca, guidavi già tu la motozappa?
Vicka: No, no. Allora la portava la mia sorella maggiore, Mirjana. Io ho
incominciato a guidarla solo più tardi.
Janko: Va bene; avete portato la legna. E poi?
Vicka: A casa abbiamo preso di nuovo in mano quelle corone e le abbiamo
guardate bene; ma non riuscivamo a capire in che modo e da che parte
fossero arrivate là sul rimorchio.
Janko: In seguito, lo avete capito?
Vicka: No, mai. Più tardi mia mamma ha preso le due corone e ha girato
tutto il paese. Le ha mostrate a tutti, ha domandato, ma nessuno le ha
saputo rispondere.
Janko: Quindi finora non ne sapete niente.
Vicka: Niente, proprio niente.
Janko: Va bene. Ma mi sembra strano che non abbiate mai chiesto nulla
alla Madonna a questo riguardo.
Vicka: Come no! L'abbiamo fatto, gliel'abbiamo domandato.
Janko: E chi gliel'ha domandato?
Vicka: Io. Chi altrimenti?
Janko: Che cosa le hai chiesto?
Vicka: Ho domandato donde provengono e a quale scopo ci sono state date.
Janko: E lei?
Vicka: Ha risposto che queste corone sono per il nostro bene, che sono
un dono di Dio. E niente altro.
Janko: Ti è chiaro che cosa ha voluto dire la Madonna?
Vicka: No, ma se è chiaro a te, dimmelo.
Janko: Non lo so, ma può darsi forse che qualcuno di voi, nella vita,
userà quella Via Crucis per meditarla. Chissà... Dimmi intanto se
qualcuno di voi, qualche volta, usa queste corone.
Vicka: No, no. Mai nessuno.
Janko: E perché?
Vicka: Non lo so. Che debbo dirti? Ognuno di noi ha la sua corona, che è
stata benedetta dalla Madonna. Mi sembra in qualche modo..., ma lasciamo
stare. Non so cosa dirti.
Janko: Però, conservatele bene. Può darsi che a qualcuno un giorno
serviranno.
Vicka: Può darsi. Dio solo lo sa.
Janko: Bene, Vicka. Almeno un po', abbiamo chiarito anche questo fatto.
GIOCO MIRACOLOSO DEL SOLE
Janko: Ti ricordi del 2 agosto 1981?
Vicka: Non so, non mi ricordo nulla di particolare.
Janko: È strano perché accadde qualcosa che, per la stragrande
maggioranza del popolo, non si era mai verificato.
Vicka: Forse pensi a quello che è successo sulla nostra aia con la
Madonna?
Janko: No, no. È tutta un'altra cosa.
Vicka: Non mi ricordo di qualcos'altro di particolare.
Janko: Non ti ricordi di quello straordinario gioco del sole, che tanta
gente ha visto?
Vicka: Va bene. L'hai visto anche tu?
Janko: Purtroppo no; di sicuro mi sarebbe piaciuto molto.
Vicka: Sarebbe piaciuto anche a me, ma non l'ho visto neppure io. Credo
che in quel momento noi eravamo all'incontro con la Madonna. Me l'hanno
poi raccontato dopo; ma poiché io non l'ho visto, non ti posso dire
niente. Puoi chiedere a qualcuno di coloro che erano presenti, se ti
interessa tanto. A me non interessa particolarmente perché io di segni
di Dio ne ho visti proprio tanti.
Janko: Bene, Vicka. Io me ne sono interessato più volte. Ecco, dico come
me lo ha raccontato un giovane. Lui sul suo registratore ha fissato
queste parole: «Il 2 agosto 1981, poco dopo le sei di sera, proprio nel
momento in cui di solito la Madonna appare ai veggenti, mi trovavo con
molta folla davanti alla chiesa di Medjugorje. Ad un tratto mi sono
accorto di un gioco strano del sole. Mi sono spostato dalla parte a sud
della chiesa, per vedere meglio che cosa stava succedendo. Sembrava che
dal sole si staccasse un cerchio luminoso che pareva avvicinarsi alla
terra». Il giovane registra inoltre che il fatto era meraviglioso, ma
anche terribile.
Vicka: E poi?
Janko: Dice che il sole incominciò ad ondulare di qua e di là.
Incominciarono pure ad uscire delle sfere luminose che, come spinte dal
vento, si dirigevano verso Medjugorje. Ho chiesto a quel giovane se
questo fenomeno è stato visto anche dagli altri. Lui dice che l'hanno
visto in tanti attorno a lui e si meravigliavano come lui. Questo
giovane fa il tassista e dice che gli hanno raccontato la stessa cosa
anche quelli di Vitina. Lui e i presenti si sono molto impauriti e hanno
incominciato a pregare e ad invocare Dio e la Madonna in aiuto.
Vicka: È finita così?
Janko: No, non è ancora la fine.
Vicka: E che cosa è successo dopo?
Janko: Dopo questo, stando a quello che lui ha detto, si è staccato dal
sole come un fascio, un raggio di luce, e si è diretto, a forma di
arcobaleno, sul luogo delle apparizioni della Madonna. Da lì si è
ripercosso sul campanile della chiesa di Medjugorje, dove a questo
giovane è apparsa limpida l'immagine della Madonna. Soltanto che la
Madonna, secondo quanto dice lui, non aveva la corona sul capo.
Vicka: Così hanno raccontato anche a me alcuni dei nostri che hanno
visto. Solo che tu sei stato più chiaro. Quindi è finita così?
Janko: Sì, dopo una mezz'ora tutto è cessato, tranne l'emozione che
alcuni non hanno ancora dimenticato.
Vicka: Non ha importanza. Ma potrei sapere chi te lo ha raccontato?
Janko: Puoi saperlo, se proprio lo vuoi. Questo giovane mi ha detto
anche che è pronto a giurare in ogni momento sulla verità di ciò che ha
detto. Naturalmente lui non asserisce che tutti abbiano visto ogni cosa
come l'ha vista lui. Lui garantisce per sé. Tanto perché tu lo sappia,
il fatto mi è stato raccontato quasi allo stesso modo anche da un serio
sacerdote che ha osservato le cose dal paese. Solo che lui non dice di
aver visto la Madonna sul campanile.
Vicka: Bene. Però non mi hai detto di che giovane si tratta.
Janko: Chiedo scusa, perché altri pensieri mi hanno fatto deviare. Mi ha
raccontato tutto Nikola Vasilj, figlio di Antonio, di Podmiletine. Te lo
posso dire perché mi ha permesso di citarlo come testimone in qualsiasi
momento io desideri. Vedi, Vicka, che io non ti interrogo soltanto; so
anche raccontare, quando capita.
Vicka: Così si deve fare; non che debba sempre rispondere io...
L'ANNIVERSARIO DELLE APPARIZIONI
Janko: Vicka, dato che abbiamo parlato di tante cose, diciamo una parola
anche di questo.
Vicka: Di che cosa si tratta?
Janko: Dell'anniversario delle apparizioni.
Vicka: Per questo è tutto chiaro. Si festeggia l'anniversario e basta.
Ai nostri tempi si festeggiano tanti anniversari; non so perché non si
dovrebbe festeggiare anche questo.
Janko: Va bene. Non meraviglia che lo si festeggi, ma sembra strano che
si festeggi l'anniversario il 25 giugno e non il 24, quando la Madonna è
apparsa per la prima volta.
Vicka: La Madonna ha deciso lei così.
Janko: Quando l'ha deciso?
Vicka: L'anno scorso, nel 1982. Circa un mese prima dell'anniversario, o
forse più.
Janko: A chi lo ha detto?
Vicka: A noi veggenti. E noi abbiamo detto al parroco di avvertire la
gente.
Janko: Tutto questo va bene. Però non mi è ancora chiaro perché la
Madonna ha scelto il 25 giugno e non il 24.
Vicka: Sei troppo furbo, tu. Lo sai di sicuro e vuoi solo mettermi alla
prova.
Janko: Vicka, riconosco che qualcuno ha cercato di spiegarmelo, ma
voglio sentirlo dire da te.
Vicka: E va bene. Noi spontaneamente l'abbiamo chiesto alla Madonna e
lei ci ha detto: «Angeli miei, non vi ricordate che il nostro vero primo
incontro è stato proprio il 25 giugno? L'incontro precedente è stato
solo una preparazione». Non ha risposto bene, la Madonna?
Janko: Veramente bene! E so anche, secondo quello che avete raccontato,
che la Madonna è rimasta molto contenta della celebrazione
dell'anniversario. Sia l'anno scorso [1982] che quest'anno [1983]. Ed
aveva ragione. Io nella mia vita [è nato nel 1913] non ho mai visto
tanta gente pregare così devotamente e con tanto raccoglimento,
nonostante il bagno di sudore e la sete. Nessuno aveva fretta e nessuno
si è mosso fino al termine della funzione. È stato semplicemente
incredibile.
Vicka: Ho visto come è stato. Immagina cosa sarebbe successo se avessero
anche potuto vedere la Madonna! Vedere lei è una cosa sempre piacevole;
ma quando è felice, è indescrivibile. Come se tu stessi in paradiso.
Janko: E si è svolto tutto con tanta calma.
Vicka: Questo per me è un miracolo di Dio.
Janko: Davvero è stato straordinario.
I MIRACOLI DELLA MADONNA
Janko: Vicka, non ti sembra strano che ti abbia chiesto così poco
riguardo ai miracoli di Medjugorje?
Vicka: Davvero. Ho quasi pensato male di te.
Janko: Dimmi apertamente che cosa hai pensato.
Vicka: No. Me ne vergogno.
Janko: Ma dillo liberamente! Sai quello che tu dici sempre a me di fare:
«Non avere paura!».
Vicka: Ho pensato che tu a queste cose non ci credi per niente.
Janko: Va bene, Vicka. Non aver paura; però non hai indovinato. Ecco, te
lo dimostrerò subito. Io stesso sono stato testimone oculare di una
guarigione improvvisa, avvenuta in occasione dell'incontro dei
carismatici del Canada, mentre pregavano pubblicamente per le
guarigioni, dopo la santa messa [il gruppo era guidato dal noto P.
Tardif]. Sai benissimo come è stato tutto molto commovente. Uscendo
dalla sacrestia, lungo la scaletta, ho quasi calpestato una donna che
piangeva ed esultava di gioia. Pochi istanti prima, il Signore l'aveva
guarita miracolosamente da una malattia grave che curava da anni, negli
ospedali di Mostar e di Zagabria. Ha fatto anche le cure termali. Vicka,
ti annoio?
Vicka: Per carità, va' avanti!
Janko: La donna da anni era malata di «sclerosi multipla», ma
soprattutto soffriva per la mancanza di equilibrio, tanto da non potersi
reggere in piedi da sola. Anche quella sera suo marito l'aveva portata
quasi di peso. Dato che, per la grande folla, non sono potuti entrare in
chiesa, sono rimasti fuori, davanti alla porta della sacrestia. E mentre
il sacerdote che guidava la preghiera annunciava: «Sento che il Signore
in questo momento sta sanando una donna che soffre di sclerosi
multipla», la suddetta signora, in quel preciso momento, ha sentito come
una scossa elettrica in tutto il corpo. Nel momento stesso si è sentita
in grado di reggersi in piedi da sola. Così m'ha riferito lei stessa,
subito dopo. Scendendo i gradini avevo capito che a qualcuno era
successo qualcosa. La signora, appena mi vide, corse verso di me e
ripeteva piangendo: «Fra’ Janko mio, io sono guarita!». Poco tempo dopo
è andata da sola verso la sua macchina, che era distante più di un
centinaio di metri. Come vedi, Vicka, ho sperimentato personalmente
anche di questi momenti a Medjugorje! Soltanto che mi sono dilungato un
po' e probabilmente ti ho annoiato.
Vicka: Per carità! È stato molto interessante. Davvero.
Janko: Voglio aggiungere soltanto questo: quella donna io la conosco fin
da bambina. Tanti anni fa la preparai per la Cresima e per la Prima
Comunione. In seguito l'ho rivista, anche dopo la guarigione. Pochi
giorni dopo l'ho incontrata mentre da sola, senza l'aiuto di nessuno,
saliva a Podbrdo, al luogo delle prime apparizioni, per ringraziare Dio
e la Madonna per tutto quello che le hanno fatto. L'ho vista anche nella
chiesa parrocchiale, alcuni giorni fa, che si muoveva svelta come le
altre. Adesso dimmi, Vicka, se davvero ti ho infastidito.
Vicka: Già te l'ho detto che è stato molto interessante!
Janko: Voglio esporti la mia convinzione personale riguardo alle
guarigioni e ai miracoli.
Vicka: Mi piace, così non debbo parlare sempre e soltanto io.
Janko: Va bene. Anche se ne so abbastanza, per quanto riguarda le
guarigioni fisiche preferisco starmene zitto. Questo anche perché molte
volte si è chiamato miracolo quello che non si è potuto spiegare più
chiaramente. Voglio dirti anche questo: per me il più grande miracolo è
quando un peccatore si converte, quando in un attimo cambia, tanto da
diventare da quel momento, da ateo, amico di Dio ed è pronto, per questa
amicizia con Dio, a sopportare tutte le prove e tutto il disprezzo di
coloro con i quali fino al giorno prima ha fatto la guerra contro Dio.
Vicka, la lebbra dell'anima è più difficile da guarire che quella del
corpo. E io sono testimone proprio ditali guarigioni. Scusami ora se ho
parlato da «professore». Secondo me le guarigioni corporali sono servite
per le guarigioni dell'anima.
Vicka: Adesso potrei raccontarti una cosa, sulla quale in seguito ho
pensato tante e tante volte.
Janko: Dimmela, per favore.
Vicka: Per te, forse, non conterà molto, ma per me sì.
Janko: Avanti, parla. Di che si tratta?
Vicka: Si tratta della conversione di un intellettuale. Un uomo strano!
Nel nostro incontro mi ha parlato due o tre volte di sé. Ne ha combinate
di tutti i colori. Qualcosa l'ha portato da me e abbiamo parlato. A
lungo, a lungo. Si direbbe che non creda in niente; d'altra parte invece
sembra di si. Non sapevo più che cosa fare con lui, ma lui non mi voleva
lasciare. Ho pregato per lui e gli ho consigliato di andare da qualche
sacerdote. Gli ho detto: «Provaci. Chissà!».
Janko: Probabilmente non ti ha dato retta.
Vicka: No. Ma quando alla sera sono venuta in chiesa, mentre la gente si
confessava fuori, io l'ho visto: era inginocchiato proprio davanti a te.
Ho pensato tra me: sei capitato proprio dove dovevi andare!
Janko: E poi?
Vicka: Sono passata oltre e di nuovo ho pregato brevemente per lui.
Janko: È finita così?
Vicka: Macché! È tornato dopo tre o quattro mesi a casa mia e mi ha
raccontato spontaneamente che è diventato un altro uomo, un vero fedele.
Questo per me è stato un vero miracolo. Come è buono e potente Dio!
Janko: Ecco, vedi come Dio fa tutto e risana. Sono molto contento che mi
hai detto questo. È una grande gioia quando succedono di questi fatti.
Ognuno di noi sacerdoti, che veniamo spesso qui a confessare, viviamo di
queste esperienze non una volta sola, ma molte volte. Così è stato anche
ai tempi di Gesù. Lui spesso univa le guarigioni del corpo a quelle
dell'anima. Tante volte, quando guariva qualcuno, lui aggiungeva: «Va' e
non peccare più». È lo stesso Gesù che guarisce anche oggi.
Vicka: Va bene. Sapevo che tu te la saresti cavata.
Janko: Ma da che cosa?
Vicka: Dal mio dubbio, che tu non credessi alle guarigioni.
Janko: È stato molto facile perché non avevi motivi per avere quel
dubbio. Se vuoi sapere anche questo, durante le confessioni ho sentito
raccontarmi tante guarigioni fisiche! Io ho consigliato a tutti di
portare i documenti e di presentarsi nell'ufficio parrocchiale, per
avvertire della guarigione, in segno di ringraziamento al buon Dio e
alla Madonna. Questo va bene. Ma c'è un'altra cosa che mi interessa.
Vicka: Che cos'è?
Janko: Se la Madonna ha detto in anticipo, qualche volta, che qualcuno
sarebbe guarito.
Vicka: Per quanto ne so io, non l'ha detto di nessuno. Lei raccomanda
sempre una fede ferma, la preghiera e il digiuno. Poi, quello che Dio
darà.
Janko: E senza queste cose? V - Niente!
Janko: Va bene, Vicka. Però mi sembra strano quanto è successo al
piccolo Daniele Setka. In questo caso qualcuno di voi, subito
all'inizio, ha detto che egli guarirà, senza parlare di queste
condizioni. Te lo dico secondo quanto ho sentito dal registratore.
Vicka: Ma in mezzo a quel caos, chi poteva pensare ogni volta a tutto?
Quello che ha parlato, sapeva bene che la Madonna ha detto ai genitori
di Daniele che devono avere fede viva, pregare e digiunare. Soltanto che
lui non ha detto tutto a voce alta; si spiega soltanto così.
Janko: Va bene. Speriamo che sia così. Però tu una volta mi hai
raccontato, mi viene in mente adesso, che la Madonna ha detto che
guarirà un giovane e non ha messo nessuna condizione.
Vicka: Di chi ti ho parlato allora? Adesso non me ne ricordo.
Janko:Mi hai parlato di un giovane che è senza la gamba sinistra.
Vicka: E che cosa ti ho detto?
Janko: Che la Madonna lo guarirà senza nessuna condizione, dopo il Segno
promesso.
Vicka: Se ti ho detto questo ti ho detto la verità. La Madonna ha detto
che in quel momento molti guariranno e con quel giovane si è comportata
in un modo particolare.
Janko: Cosa vuoi dire con questo?
Vicka: Lui quasi tutti i giorni veniva alle apparizioni della Madonna e
la Madonna ha dimostrato di amarlo particolarmente.
Janko: Come lo sai?
Vicka: Ecco come. In un'occasione, poco prima del Natale del primo anno,
essa ci ha fatto vedere la sua gamba malata. Ha tolto via dalla gamba la
parte artificiale, di plastica, e al suo posto ci ha fatto vedere la
gamba sana.
Janko: Perché questo?
Vicka: Non lo so. Può darsi che la Madonna volesse dire che egli
guarirà.
Janko: Ma lui, in quel momento, sentiva qualcosa?
Vicka: Dopo ci ha detto che gli sembrava che qualcuno lo toccasse sulla
testa. Qualcosa del genere.
Janko: Va bene. Però la Madonna non ha detto che egli guarirà!
Vicka: Va' piano; non ho ancora finito. Due o tre giorni dopo, sono
venuti da noi dei giovani. Abbiamo suonato e cantato; in mezzo a loro
c'era anche quel ragazzo.
Janko: E poi?
Vicka: Dopo un po' ci è apparsa la Madonna, prima del solito. Accanto a
lei ci stava quel ragazzo, tutto avvolto in una luce. Lui non lo sapeva,
però ci ha detto, subito dopo, che durante l'apparizione sentiva
qualcosa, come una corrente elettrica che gli passava attraverso la
gamba.
Janko: Attraverso quale gamba?
Vicka: Quella malata.
Janko: E poi?
Vicka: Ti ho detto quello che sapevo.
Janko: Però non mi hai detto se la gamba guarirà o no!
Vicka: La Madonna ci ha detto di sì, ma più tardi.
Janko: Quando?
Vicka: Dopo che ci darà il suo Segno, allora egli guarirà completamente.
Questo ce lo ha detto verso la metà del 1982.
Janko: A chi ha detto questo: a voi o a lui?
Vicka: A noi. E noi lo abbiamo riferito a lui.
Janko: E lui vi ha creduto?
Vicka: Come no! Egli lo aveva creduto anche prima, quando la Madonna ce
lo aveva mostrato.
Janko: Ti puoi ricordare quando la Madonna ha promesso questo?
Vicka: No, ma si può chiederlo a lui; lo sa senz'altro.
Janko: D'accordo, Vicka; ma non lo cercherò adesso.
Vicka: Sarebbe facile trovarlo; assiste ogni sera alla messa e fa la
comunione.
Janko: Va bene. Ma lui ci crede ancora in questo?
Vicka: Sicuro che ci crede! Lui adesso è uno dei nostri; tu sai anche
questo.
Janko: Sì, lo so, va bene. Chi vivrà vedrà. Puoi dirmi se la Madonna ha
detto di qualcuno in anticipo se sarebbe guarito?
Vicka: Di solito queste cose non le dice. Non mi ricordo con esattezza,
ma so che una volta ha detto per un ammalato che morirà presto.
Janko: Secondo te e secondo la Madonna, per una guarigione occorre una
fede ferma, il digiuno, la preghiera e altre opere buone?
Vicka: E poi quello che Dio darà. Non c'è altro modo.
Janko: Da chi la Madonna esige queste cose: dal malato o da altri?
Vicka: Prima di tutto dal malato; e poi dai famigliari.
Janko: E se l'ammalato è così grave che non può nemmeno pregare?
Vicka: Può e deve almeno credere; intanto i famigliari debbono pregare e
digiunare quanto più è possibile. Così dice la Madonna e così è, padre
mio. Però adesso a me interessa un'altra cosa.
Janko: Sentiamo.
Vicka: Mi puoi dire, benché non sia importante, quante guarigioni sono
state rese note finora a Medjugorje?
Janko: Di sicuro, non lo so. Fino a qualche mese fa erano più di 220.
Per adesso ti dico solo questo. Può darsi che in qualche altra occasione
te ne parlerò ancora. Di sicuro ce ne sono ancora di quelle che non sono
state denunciate.
Vicka: Di certo. Non è importante denunciarle. Dio e la Madonna sanno
quello che fanno.
Janko: Vicka, adesso ti è più chiara la mia fede nelle guarigioni?
Vicka: Sì. Andiamo avanti.
BENEDIZIONI DELLA MADONNA
Janko: Vicka, sappiamo che subito, fin dall'inizio delle apparizioni
della Madonna, la gente portava oggetti per farli benedire.
Vicka: Sì, lo sappiamo.
Janko: Ma come si è cominciato?
Vicka: È molto semplice. La gente portava degli indumenti di un malato o
qualcosa di simile, e voleva che la Madonna li benedicesse. Noi abbiamo
pregato la Madonna per questo e lei lo faceva molto volentieri.
Janko: Come lo sapete?
Vicka: Vediamo quando lo fa.
Janko: Che cosa fa, quando benedice?
Vicka: Guarda gli oggetti e li benedice con il segno della croce.
Janko: Dice qualcosa mentre lo fa?
Vicka: No, fa soltanto il segno della croce. Può darsi che parli, ma noi
non sentiamo niente.
Janko: Fa sempre così?
Vicka: Sempre.
Janko: Vedo che la gente porta di tutto a benedire. Succede che qualche
volta la Madonna si rifiuti di benedire qualcosa?
Vicka: Non ce ne siamo mai accorti e lei non ci ha mai detto niente al
riguardo. Altro non lo sappiamo.
Janko: Va bene. Però mi dicesti che qualche volta benedice diversamente.
Vicka: Pensi a quando tocca gli oggetti con la sua mano?
Janko: Sì, pensavo proprio a questo.
Vicka: Se lo sai, perché me lo chiedi? Sai che ha fatto così perché
gliel'ho chiesto io e anche per te ha fatto in questo modo. Una volta mi
hai costretta sotto giuramento e te l'ho detto.
Janko: È vero, Vicka; è successo così. Ti chiedo scusa un'altra volta.
Vicka: D'accordo, è stato già perdonato. Ma hai ancora qualcosa da
domandare?
Janko: Non mi hai detto in che momento la Madonna benedice gli oggetti.
Vicka: Appena arriva.
Janko: Voi la pregate e lei li benedice?
Vicka: No. Da tanto tempo non preghiamo per questo! Lei lo fa da se.
Janko: E se per caso qualcuno porta qualcosa dopo che lei ha già
benedetto gli oggetti?
Vicka: Lo benedice lo stesso.
Janko: Ne sei sicura?
Vicka: Lo so perché gliel'ho visto fare più volte.
Janko: D'accordo, Vicka. Ma dimmi se la Madonna qualche volta ha
benedetto le persone.
Vicka: Tu sai anche questo, ma lo vuoi sentire di nuovo da me...
Janko: È vero, perché voglio che tu parli non solo per me, ma anche per
gli altri.
Vicka: Va bene. Abbiamo già parlato di come una volta la Madonna ha
benedetto e baciato il nostro Marinko. Ci ha detto anche perché lo ha
fatto. Ti ho anche raccontato come la Madonna ha benedetto un sacerdote
e poi un altro; anche in questo caso ci ha spiegato perché li ha
benedetti. Come pure so la stessa cosa di una donna. In modo particolare
mi ricordo come ha benedetto un gruppo di pellegrini di Varazdin, che
era con noi nella stanza delle apparizioni. Ti basta adesso?
Janko: Sì. Dimmi ancora solo questo: in che modo la Madonna benedice le
persone?
Vicka: Nello stesso modo: con il segno della croce; e di solito dice
anche qualcosa.
Janko: Posso sapere che cosa ha detto in quelle occasioni?
Vicka: Qualcosa si, qualcosa no. Devi accontentarti.
Janko: Dimmi almeno che cosa la Madonna ha detto quando ha benedetto
quelli di Varazdin! Me l'hai raccontato una volta, ma vorrei che si
sentisse anche qui.
Vicka: Va bene. Come già ti ho detto, il gruppo di Varazdin era con noi
dentro la stanza delle apparizioni.
Janko: Proprio venivano da Varazdin o dai dintorni?
Vicka: Questo non lo so. Gli autobus erano di Varazdin.
Janko: E che cosa è successo?
Vicka: Durante l'apparizione, la Madonna li ha benedetti in modo
speciale. Ci ha detto di riferire loro che li benediceva perché son
buoni fedeli e si sono sacrificati molto. In quell'occasione erano
venuti a Medjugorje per la terza volta. Ha anche augurato a tutti loro
un buon viaggio.
Janko: E voi, avete trasmesso loro questo?
Vicka: Sicuro! E subito.
Janko: E loro?
Vicka: Sono rimasti contentissimi. Così felici che hanno incominciato a
piangere. È stato molto commovente.
Janko: Questo è stato davvero uno dei momenti più belli delle vostre
apparizioni.
PAPA E VESCOVO
Janko: Vicka, ai primi di novembre del 1981, nel tuo quaderno c'è
scritto che la Madonna ha baciato il papa. Dimmi dove e come è successo
questo.
Vicka: Ah, sì. Questo è successo nella casa di Maria, durante
un'apparizione.
Janko: Coraggio, per favore. Dimmi qualcosa su questo fatto.
Vicka: Non so cosa dire. Che cos'è che ti interessa?
Janko: Prima di tutto dimmi come è successo e chi di voi veggenti l'ha
visto.
Vicka: Di questo mi ricordo bene. Era una domenica ed eravamo presenti
tutti, tranne Ivan e Mirjana.
Janko: Eravate nella casa di Maria?
Vicka: Si, sì; da Maria. Quella sera ci siamo riuniti da lei per
aspettare la Madonna.
Janko: E allora?
Vicka: Noi abbiamo incominciato a pregare e la Madonna è venuta come al
solito; solo che in mano teneva una foto del papa.
Janko: Quale foto?
Vicka: Quella foto del papa che era appesa là, sul muro della stanza.
Janko: Voi avete visto quando la Madonna l'ha tolta dal muro?
Vicka: No. Quando la Madonna è venuta, noi non abbiamo più visto il
muro; abbiamo visto solo lei con la foto del papa in mano.
Janko: Hai detto che la Madonna ha baciato quella foto. Perché l'ha
fatto? Allora la Madonna non vi ha detto niente al riguardo?
Vicka: A noi sì. Ma non ha detto niente al papa.
Janko: Che cosa vi ha detto?
Vicka: Non mi ricordo di preciso. Ci ha chiesto se conoscevamo chi è e
perché lei lo bacia.
Janko: E voi?
Vicka: Noi non abbiamo detto niente. Allora lei spontaneamente ci ha
detto che lui è il padre di tutti gli uomini. Più o meno ha detto così.
Janko: Vicka, te ne sei ricordata bene. Anche sul tuo quaderno sta
scritto così. Dimmi piuttosto: che cosa è successo dopo con quella foto?
Vicka: La foto sta anche adesso nella stanza di Maria perché la Madonna
ci ha detto di conservare quell'immagine del papa. Poi ci ha detto di
pregare per lui. Adesso da Maria, al posto di quella fotografia, ne
abbiamo messa una più grande; spesso preghiamo per il papa là davanti.
Janko: Fate bene. Ma per quanto tempo si è visto il papa con la Madonna?
Vicka: Non per molto. Un po', all'inizio dell'apparizione.
Janko: A parte questo, la Madonna non vi ha mai parlato del papa, in
altre occasioni?
Vicka: Sì, si. Anche quando è stato ferito. [Il 13 maggio 1982].
Janko: Che cosa vi ha detto quella volta?
Vicka: Ci ha detto che i nemici volevano ucciderlo e che lei l'ha
protetto, perché lui è il padre di tutti gli uomini.
Janko: La Madonna, ve l'ha mostrato anche in quella occasione?
Vicka: Sì, anche allora.
Janko: L'avete visto intero? [Qualche volta hanno detto di aver visto
Gesù o altri solo a mezzo busto].
Vicka: In quell'occasione l'abbiamo visto intero.
Janko: Come appariva: era ferito? insanguinato?
Vicka: Non era insanguinato, ma piuttosto debole.
Janko: Per quanto tempo l'avete visto insieme alla Madonna?
Vicka: Non a lungo. Lo si è visto all'inizio dell'apparizione, poi è
scomparso. [A quell'epoca il papa era convalescente].
Janko: La Madonna, vi ha mai parlato del papa qualche altra volta?
Vicka: Per dirti la verità, adesso non me ne ricordo. Tu, padre, non sai
come ci si dimentica facilmente, quando tutti i giorni vedi nuovi uomini
e nuovi avvenimenti.
Janko: La Madonna vi ha dato qualche messaggio per il papa?
Vicka: Non so se lo ha fatto; può darsi per mezzo di qualche altro
veggente.
Janko: Va bene tutto questo, per quanto riguarda il rapporto della
Madonna con il papa. E com'è il suo rapporto verso il vescovo?
Vicka: Non voglio dire niente al riguardo perché si dicono tante cose
sbagliate. Invece la Madonna non è contro nessun vescovo. Se avesse
detto che qualche vescovo ha sbagliato in qualche cosa, tutti possiamo
sbagliare!
Janko: Sono d'accordo su questo. Ma è generalmente conosciuto che tra
voi veggenti, e soprattutto te, ed il nostro vescovo ci sono state delle
incomprensioni.
Vicka:È vero, ma si ingrandisce più di quello che è stato. Io credo che
tutto si chiarirà e si dimenticherà.
Janko: Lo penso anch'io, ma soltanto se si cercherà di dimenticare.
Vicka: Io cerco di farlo già da tanto tempo e prego anche per questo.
Janko: Ti riferisci alle preghiere che si fanno in chiesa?
Vicka: Quello che si fa in chiesa va bene. Ma per questo io prego di più
fuori dalla chiesa.
Janko: Lo fai proprio? Dimmi qualcosa al riguardo.
Vicka: Che vuoi che ti dica! Sarebbe meglio che tu lo chiedessi a
qualcun altro.
Janko: A chi?
Vicka: A quelli che pregano con me.
Janko: Chi sono?
Vicka: Siamo circa da dieci a quindici persone.
Janko: Dove e quando pregate a questo scopo?
Vicka: Ogni mercoledì andiamo insieme a Podbrdo e di domenica a
Krizevac. E là preghiamo.
Janko: Che cosa dite e per chi pregate?
Vicka: Preghiamo per il nostro vescovo.
Janko: Lo indicate proprio col nome?
Vicka: Sì.
Janko: Di solito, chi guida le preghiere?
Vicka: Questo non ha importanza, ma se proprio vuoi saperlo, lo fa
questa «terribile» Vicka.
Janko: Questa cosa mi è veramente nuova e mi interessa. Dimmi allora che
preghiere recitate di solito.
Vicka: Recitiamo sempre: cinque Padre nostro, sette Padre nostro, la
corona di Gesù e qualche altra preghiera.
Janko: Mi interessa davvero. Ma quale corona di Gesù recitate?
Vicka: Quella che ci ha raccomandato la Madonna. Sai, quella in cui si
recitano cinque Padre nostro, poi si canta...
Janko: A che ora del giorno fate questo?
Vicka:Nel pomeriggio, prima di andare in chiesa.
Janko: Bene. Mi hai detto che fate così al mercoledì e alla domenica?
Vicka: Di domenica andiamo a Krizevac.
Janko: E là che cosa fate?
Vicka: Preghiamo come a Podbrdo. Soltanto che lassù preghiamo più a
lungo, dato che è di domenica e abbiamo più tempo a nostra disposizione.
Janko: Quali preghiere dite in più?
Vicka: Oltre alle preghiere che diciamo a Podbrdo, là recitiamo sempre
il Rosario della Madonna al completo, cioè i misteri gaudiosi, dolorosi
e gloriosi. Facciamo anche qualche canto.
Janko: In quanti andate lassù?
Vicka: Di solito siamo gli stessi che andiamo a Podbrdo. Talvolta manca
qualcuno, ma in genere siamo tutti presenti.
Janko: Vicka, Krizevac è abbastanza lontano. Durante il percorso, che
cosa fate?
Vicka: Anche lungo la strada preghiamo un po'. Ecco, per esempio,
davanti ad ogni stazione della Via Crucis recitiamo tre Padre nostro,
Ave Maria, e Gloria al Padre. Così il tempo passa presto.
Janko: Anche lassù sei tu a guidare le preghiere?
Vicka: Questo non ha nessuna importanza, ma lo faccio. Mi dicono che
sono più disinvolta e che ho la voce più forte.
Janko: Questa è una cosa meravigliosa. Ma mettete qualche intenzione
speciale?
Vicka: Sì, preghiamo per il nostro vescovo perché il Signore lo aiuti a
governare bene la chiesa di Erzegovina. Il Signore sa di che cosa lui ha
bisogno.
Janko: Ripeto di nuovo, Vicka, che questo è veramente meraviglioso. Però
mi interessa sapere come tutto ciò vi è venuto in mente.
Vicka: Tu sai che la Madonna, negli ultimi tempi, ha raccomandato
particolarmente di pregare lo Spirito Santo per i vescovi e per i
sacerdoti. Per questo anche noi ci siamo messi d'accordo per farlo.
Janko: Posso sapere a chi è venuto in mente per primo?
Vicka: A un certo Marinko, che fa parte del gruppo. Ma questo non ha
nessuna importanza. L'essenziale è che si preghi.
Janko: Vicka, questo è veramente bello! Anche Maria mi ha detto che
prega con questa intenzione e che spesso offre tutte le preghiere della
giornata per questo.
Vicka: Lo so anch'io. Qualche volta tutti noi digiuniamo con questa
intenzione.
Janko: Così pregate di mercoledì e di domenica. E negli altri giorni?
Vicka: Abbiamo promesso di recitare ogni giorno sette Padre nostro e una
terza parte del Rosario, da scegliere liberamente.
Janko: Tutto quello che hai detto, Vicka, mi piace molto. Mi meraviglio
solo che non me ne avevi mai parlato.
Vicka: Questo non ha importanza. Basta che sappiano queste cose il
Signore e la Madonna.
Janko: È vero, ma per me e per gli altri tutto questo è una grossa
scoperta. Mi diventa sempre più chiaro che voi, che siete i ragazzi
della Madonna, e te in particolare, nessuno vi conosce a fondo.
Vicka: È una cosa che ha ancor meno importanza.
Janko: Hai ragione. Ma grazie di quanto mi hai detto.
VISIONE DEL PARADISO E DELL'INFERNO
Janko: Vicka, una volta mi hai detto, e l'ho letto pure in un tuo
quaderno, che nel giorno dei morti del 1981 a voi veggenti la Madonna ha
mostrato il paradiso; c'eravate tutti eccetto Ivan. Hai scritto pure che
il paradiso è «bello in modo indicibile», con una moltitudine di uomini
e di angeli. Quando avete domandato alla Madonna perché ve lo ha fatto
vedere, scrivi che lei vi ha risposto: «Per mostrarvi come sarà bello
per tutti quelli che rimarranno fedeli a Dio». Hai aggiunto anche che
Ivanka ha visto sua madre defunta e un'altra donna che non conosceva.
Vicka: Va bene. Ma cosa vuoi con questo?
Janko: Niente; questo va bene. Ma in poche parole è l'introduzione al
nostro attuale argomento. Intanto mi interessa sapere se anche tu quella
volta hai riconosciuto qualcuno.
Vicka: No, no. Nessuno.
Janko: Va bene, ma come introduzione al nostro colloquio desidero
ricordarti anche questo: quattro giorni dopo, hai scritto che, durante
l'apparizione, ad un tratto la Madonna è scomparsa e davanti a voi si è
aperto l'inferno. L'avete visto tu, Jakov e Maria. Hai scritto che era
spaventoso; sembrava un mare di fuoco; dentro c'era tanta gente. Tutti
anneriti, sembravano diavoli. Affermi che nel mezzo hai visto una
donnaccia bionda, con i capelli lunghi e le corna, e i diavoli che
l'assalivano da tutte le parti. Era orribile e basta.
Vicka: Beh, ecco. Io ho descritto come ho potuto; ma non lo si può
descrivere.
Janko: La Madonna, vi ha detto allora perché ve lo ha mostrato?
Vicka: Sì, sì; come no! Ce l'ha mostrato per farci vedere come stanno
coloro che ci cadono.
Janko: La Madonna vi ha parlato bene. È una cosa che, sia voi che noi,
ci dimentichiamo spesso.
Vicka: Ma! Chi può pensare sempre a queste cose? Però non si può neppure
dimenticare quello che abbiamo visto.
Janko: D'accordo, Vicka. Con questo siamo appena all'inizio di ciò di
cui vorrei parlarti. Ti prego di avere pazienza.
Vicka: Cosa ci sarà adesso, mio Dio!
Janko: Si tratta sempre della visione del paradiso e dell'inferno.
Vicka: Di quale visione?
Janko: Di quella volta in cui la Madonna ha portato te e Jakov a vedere
il paradiso e l'inferno.
Vicka: Va bene, ma di questo ti ho già parlato.
Janko: È vero; solo che l'ho cancellato dal nastro. Perciò dimmi ora
qualcosa.
Vicka: Nei dettagli o brevemente?
Janko: Più dettagliatamente che puoi.
Vicka: Va bene. E’ accaduto una quindicina di giorni dopo la visione del
paradiso, di cui abbiamo appena parlato; non lo ricordo con esattezza.
Jakov ed io siamo andati per qualche motivo a Citluk. Siamo ritornati
verso le tre del pomeriggio; ci siamo fermati un po' da noi [a casa di
Vicka] e poi abbiamo proseguito verso la casa di Jakov. Volevo
consegnarlo a sua madre.
Janko: E allora?
Vicka: Sua madre era uscita da qualche parte. Subito davanti a noi è
comparsa la Madonna; ci ha salutato dicendo: «Sia lodato Gesù Cristo» e
ha detto che ci avrebbe portato in cielo.
Janko: E voi?
Vicka: Ci siamo spaventati. Jakov ha incominciato a gridare e a
piangere. Diceva che lui non ci voleva andare perché sua mamma ha solo
lui; perciò che io ci andassi da sola.
Janko: E la Madonna?
Vicka: Non ha detto niente. Mentre noi stavamo ancora in ginocchio, lei
ci ha presi per mano: me per la destra e lui per la sinistra; si è posta
in mezzo a noi con il volto rivolto verso di noi. E subito abbiamo
incominciato a salire...
Janko: Là, dentro casa?
Vicka: Ma, altrimenti dove? Subito su, attraverso il soffitto. Ma la
casa era scomparsa e noi andavamo...
Janko: Dove andavate?
Vicka: Che ne so io? Mi sembrava di salire in alto, da qualche parte.
Janko: Avevate paura?
Vicka: Puoi immaginarlo. Solo che non c'era nemmeno il tempo di
pensarci. Presto siamo arrivati in paradiso.
Janko: Vedevate la terra allora?
Vicka: Ma quale terra! Non la vedevamo da quando abbiamo incominciato a
salire.
Janko: E chi vi ha detto che quello era il paradiso?
Vicka: Beh, la Madonna; chi altro poteva dircelo?
Janko: Bene, Vicka. Mi hai detto che la Madonna aveva la faccia rivolta
verso di voi, mentre vi portava lassù in cielo. E dopo?
Vicka: Mentre ci mostrava il paradiso e l'inferno guardava dove
guardavamo noi. Come avrebbe potuto fare diversamente?
Janko: Va bene. Adesso dimmi qualcosa di questo paradiso.
Vicka: Ma cosa posso dire! Su questo tu hai già letto e ascoltato. Te lo
puoi immaginare meglio di me. Una volta in seguito, leggendo a caso la
Sacra Scrittura, ho letto in S. Paolo che una cosa cosiffatta l'occhio
umano non l'ha vista nè l'orecchio l'ha udita. Ecco, S. Paolo ci ha
detto tutto.
Janko: Vicka, io però voglio che tu me lo descriva un po'. Perché
altrimenti la Madonna te l'ha fatto vedere?
Vicka: Lo sapevo che tu non mi avresti lasciato facilmente! Beh, ecco.
Poco fa, parlando di questo, abbiamo detto che non si può descrivere. Si
tratta di qualcosa di meraviglioso e indescrivibile. Tutto è pieno di
una luce stupenda... di gente... di fiori... di angeli... Tutto è pieno
di una gioia indicibile. In una parola, è così bello che ti si ferma il
cuore quando lo guardi.
Janko: Ah, così! Qualcosa lo hai detto. Ora dimmi: quanto sembra grande?
Vicka: Vuoi proprio che te lo dica? Come posso dirtelo?
Janko: Beh, così come lo sai. Per esempio: ci sono dei limiti? come
sono? e così via.
Vicka: I limiti? Ci sono e non ci sono. Assomiglia a come quando vai al
mare; tu sicuramente ci sei stato. Da qualunque parte ti giri, non ci
sono limiti. È in qualche modo così...
Janko: Bene, Vicka. Veramente ti sto annoiando, ma vorrei continuare.
Possiamo farlo?
Vicka: Andiamo pure avanti, dal momento che abbiamo incominciato.
Janko: Va bene. Qualcuno una volta mi ha raccontato, deridendo la cosa,
che parlando un po' del paradiso, tu hai detto che c'è anche una porta.
Cosa diresti ora di questo?
Vicka: Beh, la stessa cosa che ho detto allora. Lì, dove stavamo noi con
la Madonna, c'è come un tunnel, qualcosa come una porta, e accanto c'è
un uomo. La Madonna ci ha detto che non può entrare chiunque. Anche lì
ci vuole un lasciapassare... Tutti incontrano un passaggio da varcare.
Janko: Va bene, Vicka; sei proprio forte! È chiaro che la Madonna non vi
poteva far vedere il paradiso in un modo diverso da quello che voi
potevate meglio comprendere. Piuttosto, allora vi ha mostrato qualche
altra cosa?
Vicka: Beh, ti ho raccontato anche questo. Ci ha fatto vedere anche il
purgatorio e l'inferno.
Janko: Prima il purgatorio o prima l'inferno?
Vicka: Prima il purgatorio.
Janko: Dimmi allora qualcosa sul purgatorio.
Vicka: In breve, è così. Il purgatorio è uno spazio scuro, tetro, tra il
paradiso e l'inferno. Pieno di qualcosa come cenere... Si presenta anche
spaventoso.
Janko: E chi vi ha detto che si trattava del purgatorio?
Vicka: La Madonna! Chi altro poteva dircelo?
Janko: Vi ha parlato di esso?
Vicka: Ci ha detto cose che avremmo dovuto già sapere.
Janko: Che cosa, per esempio?
Vicka: Beh, che questo è il posto dove si purificano le anime, che per
esse bisogna pregare tanto, e così via.
Janko: Avete visto qualcuno nel purgatorio?
Vicka: No, nessuno. Né abbiamo sentito nulla proveniente da esso.
Janko: Quindi sembra come una grande tomba!
Vicka: Qualcosa del genere. Brutto e basta.
Janko: Allora la Madonna vi ha portato fino all'inferno?
Vicka: Sì, sì. Questo te l'ho già detto.
Janko: Me lo vuoi descrivere un po'?
Vicka: Ecco, poco fa nel nostro dialogo l'abbiamo già descritto.
Fuoco... diavoli... la gente bruttissima! Tutti con le corna e con la
coda. Sembrano tutti diavoli. Soffrono... Dio ce ne preservi e basta.
Janko: Là hai riconosciuto per caso qualcuno?
Vicka: No, nessuno. Solo che ho visto di nuovo quella donnaccia bionda e
con le corna. Lei soffre in mezzo a quel fuoco; e i diavoli intorno a
lei. Orribile e basta.
Janko: Bene, Vicka; abbiamo già allungato un po'.
Vicka: Che posso farci io? A te non basta mai!
Janko: Beh, andiamo avanti. Dopo aver visto tutto questo, che cosa è
successo?
Vicka: Siamo ritornati sulla terra. Altrimenti dove saremmo andati?
Janko: E in che modo?
Vicka: Così come eravamo partiti.
Janko: La Madonna vi teneva per mano e poi vi ha appoggiati davanti alla
casa?
Vicka: Macché! Ci ha lasciati dentro casa, dove ci ha presi!
Janko: Dentro la casa di chi?
Vicka: Beh, te l'ho detto: del piccolo Jakov.
Janko: Direttamente dall'alto?
Vicka: Direttamente giù, nella cucina del piccolo Jakov.
Janko: Qualcuno vi ha visto quando vi ha riportati giù?
Vicka: No, nessuno. La madre di Jakov era fuori; lo stava cercando. [Si
noti che la madre di Jakov ha affermato di averlo prima cercato in casa
e di non averlo trovato].
Janko: E la Madonna?
Vicka: La Madonna ci ha portati giù, ci ha salutati e se n'è andata.
Janko: E voi?
Vicka: Che potevamo fare? Piano piano cercavamo di ambientarci... Ci
siamo calmati presto. Jakov era un po' gonfio e sembrava stanco, ma si è
rasserenato presto anche lui.
Janko: E tu?
Vicka: Io non mi sono vista, ma sono rientrata presto in me stessa.
Janko: Chi vi ha visti per primo?
Vicka: La madre di Jakov.
Janko: E cosa vi ha detto?
Vicka: Ci ha domandato dove ci eravamo nascosti perché lei ci cercava. E
ha incominciato a piangere quando ha visto l'aspetto che aveva Jakov.
Poi ci siamo in qualche modo calmati, lei e noi.
Janko: Le avete raccontato qualcosa?
Vicka: Ma certo! Poi sono venuti alcuni del vicinato e l'abbiamo
raccontato anche a loro.
Janko: Vi hanno creduto?
Vicka: Sì che ci hanno creduto! Ancora si vedeva su di noi che avevamo
vissuto qualcosa; qualcosa di insolito.
Janko: La Madonna quindi non vi ha proibito di raccontarlo.
Vicka: Non ce l'ha proibito; anzi, ci ha detto di raccontarlo.
Altrimenti perché ce l'avrebbe fatto vedere?
Janko: Bene, Vicka. Dimmi ancora quanto è durato tutto quanto.
Vicka: Una ventina di minuti; almeno mi sembra così.
Janko: Vicka, ti ringrazio. Sei stata veramente paziente.
Vicka: Con te lo sono stata sempre!
Janko: Ti ringrazio anche di questo.