La Chiesa di fronte al problema degli UFO
Prefazione al libro UFO:il fattore contatto
Premessa
In questi ultimi 160 anni sono apparsi in
successione e con un ritmo di crescente e rapida diffusione due tipi di
manifestazioni, due fenomenologie ben diverse tra loro, ma ambedue talmente
interessanti, controverse e soprattutto affascinanti da dividere l'opinione
pubblica in due atteggiamenti opposti: è tutto vero, è tutto falso! Si tratta
della parapsicologia (chiamata per lungo tempo metapsichica) e della ufologia.
Non sorprenda l'accostamento; esso si riferisce soltanto alle reazioni, al
comportamento del pubblico di fronte ai due tipi di fenomeni e non ai loro
contenuti, ovviamente del tutto diversi e separati da un secolo.
Per quanto concerne lo spiritismo, pratica di cui si hanno testimonianze da
millenni, nel 1847 con le sorelle Fox ad Hydesville (New York) esso ebbe un
impulso rutto speciale e si diffuse rapidamente in vari paesi. Ai fenomeni di
tali pratiche fu data pressoché subito, anche da scienziati, una spiegazione: le
anime dei disincarnati, cioè dei defunti, ne sono la causa; ed ecco così la
ipotesi spiritica alla quale i teologi opposero ben presto quella demoniaca.
Erano ricorsi all'aldilà gli scienziati e non si poteva pretendere che i teologi
pensassero a una ipotesi naturale.
Solo verso la fine del secolo XIX (cioè verso la fine del 1800) si ebbero i
primi tentativi di una spiegazione naturale, me andarono aumentando e divennero
sempre più plausibili e consistenti nella loro scientificità grazie al sorgere
di varie società: una prima, la "Società di ricerche psichiche", nasceva in
Inghilterra nel 1882.; due anni dopo, nel 1884, sorgeva in USA la "American
Sociiety for Psychical Research". Nel 1888 Richet e Marillier diedero vita alla
"Societé de psychologie physiologique" e nel 1901 Marzorati fondava in Italia la
"Società di Studi Psichici".
Fu Charles Richet a dare alla nuova scienza il nome di metapsichica, circa la
quale scrisse un voluminoso "Traité de Métapsichique", pubblicato nel 1922;
egli, già dal 1919, era Presidente dell'"Institut Métapsychique International".
Voglio comunque ricordare anche la Scuola americana della Duke University in
Durham, nella Carolina del Nord, con a capo il grande Prof. J.B. Rhine, che
specie con il suo libro "I Poteri dello Spirito" rappresentò una svolta
fondamentale nello studio della metapsichica. Mi sia consentito di ricordare un
ultimo nome: il Prof. Emilio Servadio, che mi fu guida e maestro nel misterioso
e interessantissimo mondo della "Ricerca Psichica".
Lo stesso atteggiamento dell'opinione pubblica, come accennavo all'inizio, si ha
da qualche decennio nei riguardi della "ufologia": anche qui la gente si divide
in due opposti atteggiamenti, è tutto vero, è tutto falso! Si comincia a parlare
di UFO esattamente 100 anni dopo le sorelle Fox, sempre in USA: è il 24 giugno
1947 e al pilota Kenneth Arnold si fa risalire la prima segnalazione riferita
dalla stampa.
Essendo il mio approccio di carattere teologico, la sigla UFO (Unidentified
Flying Objects, oggetti volanti non identificati) la uso qui in un senso più
ampio, o meglio più completo, comprendendovi il possibile riferimento ad esseri
di altri pianeti con essi in visita alla Terra.
Scopo del mio intervento è quello di sottolineare come ormai nel fenomeno UFO
qualcosa di vero debba esservi e come ciò non contrasti minimamente con la
religione cristiana.
QUALCOSA DI VERO DEVE ESSERCI
Gli UFO? Qualcosa di vero deve esserci. È
questa, un'affermazione che emerge da considerazioni basate sul buon senso e su
un normale e possibile svolgersi della nostra vita, non solo individuale e
sociale, ma anche religiosa.
Infatti, a parte la maggioranza di apparizioni non meglio identificabili, sono
ormai tantissime e in continuo crescendo le testimonianze circa i cosiddetti
dischi volanti o addirittura attribuite ad astronavi extraterrestri; e si tratta
anche di persone qualificate, colte e magari inizialmente incredule.
Nella trasmissione televisiva "Misteri" su RAI 2 del 4 Novembre 1998 sugli UFO,
la conduttrice Lorenza Foschini, nel leggere una scheda preparata per
l'occasione, esordiva dicendo: "Ci sono centinaia di migliaia di testimoni in
tutto il mondo che giurano di aver visto almeno una volta un UFO. Pure tante,
anche se di molto inferiori come numero, sono le testimonianze dei cosiddetti 'contattisti'...
Oggi si può affermare che esse superano di assai il milione e aumentano pure -
in proporzione - quelle dei 'contattisti' suddetti (soggetti che si dicono in
contatto con gli extraterrestri) e comunque dei tanti protagonisti di "incontri
ravvicinati del terzo tipo" riferiti a piloti di aspetto non umani discesi da
UFO atterrati.
Tutto ben considerato, sembra pertanto non si possa più ragionevolmente negare
me qualcosa di vero ci sia. Una posizione di scetticismo integrale è del tutto
ingiustificata; essa già a priori appare contraria a quella elementare prudenza
suggerita dal buon senso.
Certo si deve pure ragionevolmente pensare che una assai grande percentuale di
testimonianze sia dovuta a illusioni, allucinazioni e a stati di intensa
suggestionabilità. Potrebbe anche trattarsi, in altri casi, di particolari
giochi di luce, di fenomeni atmosferici, quali ad esempio delle nubi che in
montagna possono presentare forme simili ai dischi volanti; a tale proposito
vanno pure ricordati i cosiddetti fulmini globulari.
Altre volte potrebbero essere scambiati per dischi volanti alcuni tipi di aerei
di forma rotonda e insolita, di cui risulta con certezza la costruzione in USA
fin dai tempi della cosiddetta Guerra Fredda (è certa anche in Russia la
costruzione di un solo tipo di aerei del genere). Ciò contribuì, nel periodo
successivo alla Seconda Guerra Mondiale, a diffondere l'idea che i dischi
volanti altro non fossero se non nuove invenzioni a scopo bellico, tenute
ovviamente segrete.
Ma si tratta pur sempre di considerazioni e spiegazioni inadeguate a esaurire le
numerosissime testimonianze e l'ampiezza medesima del fenomeno UFO. La critica
più severa e rigorosa potrà ridurre il numero, mai però eliminarle tutte.
Va poi ricordato come in vari paesi esistano sedi ed organizzazioni che
raccolgono reperti e testimonianze, allo scopo di far esaminare e studiare da
esperti e scienziati quanto appare più meritevole; si cataloga poi il tutto in
fenomeni spiegabili e non spiegabili. Restano 701 gli UFO inspiegabili
catalogati dall'Aeronautica Militate degli USA fra il 1947 ed il 1970, mentre
non è più un segreto nel mondo la cosiddetta "Area 51" in USA (in una zona nel
cuore del deserto del Nevada), una superficie enorme che in riferimento alle sue
costruzioni è più estesa nel sottosuolo di quanto non lo sia in superficie, e
dove si dice che i militari cerchino di "copiare" la tecnologia degli UFO. Per
la Francia è noto dal 1977 l'organismo ufologico governativo GEPAN, ribattezzato
SEPRA e oggi infine ridenominato GEIPAN. In Italia da oltre 40 anni esiste a
livello privato il serio e volontario impegno del CUN presieduto dal fondatore
Dr. Roberto Pinotti, che dal 1966 ne dirige anche la rivista UFO Notiziario, in
edicola dal 1995. In ambito ben più limitato, sempre in Italia è da segnalare
anche un comitato di studi, il CIFAS (Council of International Federation of
Advanced Studies), dedicato ai rapporti tra l'uomo e lo spazio extraterrestre:
ne è Stato presidente il Generale Salvatore Marcelletti. Come ci ricorda il
Generale Attilio Consolante oggi referente del CUN in Sicilia, quando comandava
la Scuola Piloti di Leone Marcelletti vide, mentre si trovava in volo, un grande
oggetto che con un raggio di luce illuminò il suo velivolo e poco dopo
scomparve. Questo fu il motivo per cui questo pilota militate si dedicò allo
studio degli UFO. Qualcosa di simile avvenne al Colonnello Roberto Doz, che dopo
il suo congedo ha dato vita al sodalizio tecnico "UFO E PILOTI". In ogni caso, a
livello ufficiale, il Reparto Generale Sicurezza (RGS) dell'Aeronautica Militate
italiana ha archiviato oltre 360 casi documentati.
Per quanto concerne sempre la esistenza di un qualcosa di vero nel fenomeno UFO,
devo aggiungere un'altra considerazione, che ho lasciato come ultima, per
sottolineare meglio la sua importanza. E cioè il fatto che una incredulità
generalizzata, sistematica e totale finirebbe per indebolire e piano piano
distruggere il valore della testimonianza umana in sé, con conseguenze
gravissime e imprevedibili, poiché essa è alla base della vita non solo
individuale e sociale, ma anche religiosa.
La testimonianza è infatti una maniera fondamentale di comunicare, che in
particolare richiede la fede in chi la attesta; essa è molto diffusa nella vita
quotidiana (è infatti così che apprendiamo di notizie, di esperienze, di spese,
di acquisti e via dicendo). Lascio immaginare cosa non succederebbe a livello
pratico nella vita individuale e sociale di tutti i giorni se venisse indebolito
il suo valore, con conseguente diminuzione e scomparsa di quella fede in quanto
gli altri ci testimoniano che è talvolta del tutto indispensabile per vivere
normalmente. Ho poi esteso tali inconvenienti alla stessa vita religiosa;
infatti, pure la religione cristiana si basa sulla testimonianza umana, essendo
la Rivelazione Divina un fatto storico. Scriveva in proposito nel 1937 il
teologo Herbert Thurston: "Da un punto di vista logico, i cristiani che
accettano i miracoli ed altri episodi raccontati dal Vangelo... non possono
coerentemente respingere con ostinazione le reiterate testimonianze di moderni
testimoni attendibili, che riferiscono ciò che i loro occhi hanno veduto...
Tutto il nostro sistema di apologetica è basato sulla credenza della verità di
ciò che dicono gli Evangeli" (in "La Chiesa e lo spiritismo", Milano 1937, p.179).
Pertanto "la demolizione sistematica e il discredito delle testimonianze
riguardanti semplici dati di fatto, mi sembrano per principio contrari ad ogni
credenza nella serietà storica del Vangelo e, indirettamente, ad ogni credenza
nella rivelazione Cristiana" (op. cit. p. 157).
CONSIDERAZIONI TEOLOGICHE SULLA ABITABILITÀ DI ALTRI PIANETI
Anzitutto una importante precisazione.
Sembra da escludersi che di astronavi si servano gli angeli; i quali, se sono
esseri puramente spirituali, sono dove vogliono essere e nei rari casi in cui si
manifestassero, non hanno alcuna difficoltà ad assumere un corpo visibile. La
stessa cosa può affermarsi per i defunti. Quanto alla Madonna, in quei
pochissimi casi nei quali ritenga di mettersi in contatto con l'umanità (episodi
molto eccezionali e da provarsi in quanto tali) continua a scegliere ben altre
maniere per trasmetterci il suo affetto di madre, per manifestarci le sue
premure, per comunicarci i suoi materni richiami o darci i suoi dolci
rimproveri.
Ai demoni, pur conservando la loro natura di angeli, non è proprio il caso di
pensare, anche perché nella loro attività cosiddetta straordinaria sono
vincolati da Dio nella loro libertà e impediti così di dare sfogo al loro
terribile odio malefico nei nostri riguardi. Occorre ricordare con S. Agostino
che "se il diavolo di sua iniziativa potesse qualcosa, non resterebbe un vivente
sulla terra" (ML37, 1246); e con S. Bonaventura che "è tanta la crudeltà del
demonio, che ci inghiottirebbe ad ogni momento, se la divina protezione non ci
custodisse" (Diaeta Salutis, tit. 7, c.1, Verona, p. 183).
Quando pertanto si parla di extraterrestri, si deve pensare o a esseri come noi
o migliori di noi, ma pur sempre a specie viventi, che alla parte spirituale
associno una parte materiale, cioè un corpo, sia pure in un rapporto diverso e
superiore a quello esistente in noi umani.
Noi infatti rappresentiamo l'infima specie delle persona umana, essendo per
natura più portati al male che al bene. Viene qui spontanea una domanda; ma
perché il Signore ci ha creati così? Teologicamente la risposta è semplice e
molto bella: perché noi dovevamo essere i veri testimoni della infinita
misericordia di Dio.
Sul problema dell'abitabilità di altri pianeti non si ha ancora una certezza
scientifica, anche se piano piano ci si sta avvicinando sempre più, grazie
all'intensificarsi e al progredire delle ricerche e degli studi. Per quanto
riguarda tuttavia l'aspetto teologico della questione si possono evidenziare 4
punti, che sono altrettante affermazioni a favore.
Esistono varie frasi, sia nell'Antico come nel Nuovo Testamento, nelle quali non si può non intravedere un orientamento a favore. Voglio comunque citarne una che parla espressamente dell'esistenza di altri pianeti abitati; nella celebrazione della Santa Messa mi è capitato più volte di leggerla; si tratta del versetto 1 del Salmo 23: "Del Signore è la Terra e quanto contiene, l'Universo e i suoi abitanti" (Messalino quotidiano, Casale Monferrato 1984). Un esperto esegeta, Padre Aristide Serra dei "Servi di Maria", Professore all'Università Marianurn di Roma, mi ha precisato che nella parola "universo", che si trova nella Bibbia ben 66 volte, è implicita la presenza di altri mondi abitati.
Dopo aver accennato alla interpretazione della parola "universo", la Chiesa non
poteva non manifestare in una forma migliore il suo atteggiamento favorevole
alla esistenza di altri pianeti abitati, se non dedicando l'ultima domenica
dell'anno liturgico alla "Festa di Cristo Re dell'Universo"; e questa
universalità del Suo regno viene ripetutamente ricordata e sottolineata nei
testi delle tre Sante Messe della domenica.
Tutto ben considerato, mi sembra di poter affermare che in tale domenica vi è
anche - e insieme - la Festa dei mondi e dei pianeti abitati!
Mi farò dunque promotore di questa iniziativa, aiutato senz'altro dalle
preghiere degli extraterrestri medesimi.
ALCUNE TESTIMONIANZE A FAVORE
Per quanto concerne le persone morte in concetto di Santità ne ricordo due: